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Antonio Ricci: «La cementificazione non è l’unica via». L’intervista a Il Secolo XIX
Il Secolo XIX

Antonio Ricci: «La cementificazione non è l’unica via». L’intervista a Il Secolo XIX

Antonio Ricci: «La cementificazione non è l’unica via». L’intervista a Il Secolo XIX

«Quando 20 anni fa ho salvato la villa di Alassio dalla speculazione ho dovuto affrontare la burocrazia. Arrivando dall'esperienza di Striscia sapevo molto bene in quali casini ci saremmo infilati, non posso fare quello stupito, l'ho fatto scientemente». Estratto dell'articolo pubblicato domenica 27 aprile 2025

 

«Volevamo dare un segno, mettere in atto una provocazione: far vedere che ci sono altre vie possibili, rispetto alla cementificazione dei beni». Antonio Ricci, ideatore di Drive In, Striscia la notizia, Paperissima – «ma se mi chiedete di definirmi di solito uso quelle che in Liguria sono le parole du gatu» sorride – ha portato a Euroflora la storia della sua Villa Della Pergola.
La storica residenza degli Hanbury ad Alassio rischiava, nel 2006, di andare in pasto alla speculazione edilizia. Ovvero: appartamenti e business. Ricci, assieme alla moglie Silvia Arnaud, ha scritto una storia ben diversa: Villa Della Pergola è relais immerso nei 22 mila metri quadrati dei giardini di Villa della Pergola, vincitori del premio Parco più bello d’Italia. E sempre i Giardini, lo scorso dicembre, sono stati selezionati dall’inglese Royal Horticultural Society che ha come patron re Carlo III.
Niente cemento ma, grazie a quella «provocazione del 2006» una storia di successo, di rispetto della storia e della natura, di impegno.

Quasi vent’anni dopo che bilancio traccia su Villa Della Pergola?

«Sono ormai quasi vent’anni di impegno grandissimo ma posso contare su tutta la famiglia, in primis su mia moglie Silvia e sulle mie figlie. Per noi è una grande soddisfazione. Non sarebbe stata una cosa strana una cementificazione di un bene, in Liguria. Cito “La speculazione edilizia” di Calvino ma anche il termine rapallizzazione che è presente nel vocabolario. Abbiamo voluto mostrare che c’è un verso diverso delle cose» (…)

Da Striscia ci aspettiamo novità?

«Striscia è una sacca di resistenza. In un momento in cui i truffatori sono sponsorizzati e portati all’onore del mondo il nostro compito, aprire gli occhi alla gente, è sempre più complesso. Ma non ci sottraiamo, anzi». Anzi… «Io sono un ligure da mare grosso. La minestrina, il mare piatto mi fa anguscia da sempre. Sono ben contento di affrontare i cavalloni».

Leggi il resto dell’intervista su Il Secolo XIX in edicola oggi, domenica 27 aprile 2025, o guarda il video cliccando sul link sottostante

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