«Quando attacco un concorrente, i telespettatori corrono a guardarlo» dice Ricci «Per questo dico a Stefano De Martino di non prendersela»
«Non è vero che io attacco Affari Tuoi per togliere pubblico a Stefano De Martino. Noi di Striscia la notizia facciamo solo il nostro lavoro e quello che abbiamo tirato fuori con i nostri servizi sono tutte le cose che non ci piacciono di quella trasmissione».
A parlare così è Antonio Ricci, settantacinque anni, ideatore e produttore di Striscia la notizia, storico telegiornale satirico che va in onda su Canale 5. Incontro Ricci ad Albenga, città in provincia di Savona che gli ha dato i natali, a margine del premio “Fionda di legno”. A fianco a lui, come un’ombra, c’è Vittoria Ricci, sua figlia, che da tempo lo segue e lo supporta nelle sue battaglie televisive. L’ultima battaglia intrapresa, che sta facendo molto rumore, è quella contro i “pacchi” di Affari Tuoi, la trasmissione che va in onda su Raiuno alle 20.40, lo stesso orario di Striscia la notizia.
«Mi sembra che ormai il metodo usato da Affari Tuoi per stabilire le vincite sia sotto gli occhi di tutti e noi non possiamo fare finta di niente, non possiamo chiudere gli occhi e voltarci dall’altra parte», mi dice. Secondo Striscia la notizia, infatti, le vincite in denaro che i concorrenti di Affari Tuoi ottengono alla fine del gioco, dopo avere scartato tutti i pacchi, sono “pilotate“. Questo perché la trasmissione condotta da Stefano De Martino, sempre secondo la tesi di Striscia, per ogni concorrente in gioco, ha un montepremi già predefinito, che non può superare i trentamila euro a puntata. Ma sono in molti a farsi la stessa domanda: la “crociata” di Striscia la notizia contro Affari Tuoi è la reazione al calo di ascolti che da qualche tempo affligge lo storico Tg satirico? Lo abbiamo chiesto direttamente al suo fondatore e produttore.
Dottor Ricci, sta facendo la “guerra” ad “Affari Tuoi” perché Striscia la notizia è in calo di ascolti?
«Assolutamente no. Se lei va a vedere i dati degli ascolti TV vedrà che Striscia la notizia è il programma più visto di Mediaset, tranne il sabato quando in prima serata c’è Maria De Filippi. I servizi che facciamo sulle vincite di Affari Tuoi nascono dopo avere ricevuto le segnalazioni dei telespettatori: non possiamo proprio tirarci indietro, qui c’è in ballo la verità e noi la vogliamo tirare fuori».
Anche a costo di portare pubblico alla trasmissione concorrente?
«Certo, anche a questo costo. È proprio quello che ho sostenuto in Striscia la tivù, un libro che ho scritto nel 1998 dove spiego che quando attacco una trasmissione “dirimpettaia” non faccio altro che fargli pubblicità. In questo modo loro fanno ancora più ascolti perché si genera molta curiosità nello spettatore, il quale “corre” a vedere la trasmissione attaccata. Ricordi: la polemica è l’anima del commercio. Questo è il format di Striscia».
A proposito di format, di recente ha detto che per fare Striscia la notizia si è affidato al format più solido, cioè alla liturgia della Chiesa cattolica. Però le chiese oggi sono sempre più vuote…
«Mi sembra che tutto sia vuoto, stiamo discutendo di grandi vuoti. C’è molta confusione in giro e l’ipocrisia regna sovrana. Anche i giornali, come può vedere, fanno fatica e sa perché?».
Perché?
«Perché ormai raccontare la verità è molto difficile, non tutti vogliono conoscerla: per molte persone è più importante credere a quello che si vuole credere, e spesso questo si rivela falso. Oggi, tutto quello che è finto è vincente, in TV come nella vita. Ma Striscia la notizia ha sempre avuto una missione ed è quella di andare controcorrente. Quando c’è stata la seconda Guerra del Golfo, nel 2003, noi eravamo pacifisti e la gente ci contestava per questo. Ma noi andiamo avanti per la nostra strada, con tutto il nostro staff, dal Gabibbo ai conduttori».
Ci dà una notizia sui conduttori della prossima stagione, chi ci sarà alla conduzione di Striscia?
«Posso dirle che sicuramente ci saranno ancora una volta Ezio Greggio ed Enzo lacchetti, la coppia storica di Striscia la notizia».
Ed è proprio di “storia” che si deve parlare se si pensa che Striscia la notizia va in onda dal 1988, affidando negli anni la conduzione a volti come Gianfranco D’Angelo, Raffaele Pisu, Lando Buzzanca, Giorgio Faletti, Sergio Vastano, Teo Teocoli e tanti altri. Un’epoca in cui Striscia la notizia era la “regina” indiscussa degli ascolti TV. Quell’epoca in cui Striscia prendeva in giro i telegiornali con la sua satira pungente, salvo poi negli anni trasformarsi in un Tg di denuncia, creando tutta una serie di personaggi e tormentoni che ancora oggi sono presenti sullo schermo: il Gabibbo su tutti, ma anche il celebre Tapiro d’oro. E chissà se il prossimo Tapiro andrà a finire proprio al “nemico” Stefano De Martino.