Nomi che raccontano un’Italia «viva, spesso scomoda»: sono quelli di coloro che riceveranno il Premio Elmo martedì 29 luglio in un comune della città metropolitana di Reggio Calabria, Rizziconi. Nella selezione per il Giornalismo verrà premiato Michele Macrì, inviato di Striscia la Notizia che con le sue inchieste «dà voce a chi non ne ha, scavando nei nervi scoperti del Sud». Lello Naso caporedattore de Il Sole 24 Ore, Pasqualino Pandullo della Rai regionale e la scrittrice Sara Papa sono gli altri nomi di questa sezione dell’evento alla tredicesima edizione, promosso dall’associazione Piazza Dalì.
Per l’occasione rivediamo uno dei servizi più significativi di questa stagione del tg satirico di Antonio Ricci, firmato da Macrì. All’Ufficio Protocollo del Comune di Santa Caterina dello Ionio in provincia di Catanzaro c’è il nipote del sindaco, pur non essendo dipendente. L’uomo lavora lì attraverso un’agenzia interinale, anche se questo non consentirebbe di operare in settori che gestiscono i dati sensibili dei cittadini. Macrì si chiede: gestione della cosa pubblica o affare di famiglia? Il fatto degno di nota è che tempo fa è stato bandito un concorso pubblico per la posizione di istruttore amministrativo. Striscia aveva vaticinato l’esito del concorso. Ebbene, ad aggiudicarsi il ruolo è stato a giugno proprio il nipote del sindaco in carica: i particolari in questo articolo della redazione web di Striscia la notizia.
Qui il servizio del 16 maggio 2025:
Michele Macrì (biografia a questo link), nato a Marina di Gioiosa Ionica, dopo gli inizi come dj e speaker radiofonico trasforma la sua passione per la comunicazione e la tv in una “missione civile” come la definiscono gli organizzatori del Premio Elmo, dedicandosi a inchieste «che svelano ingiustizie, inefficienze e criticità in territori spesso segnati da silenzi e omertà».
Dopo la laurea in Giurisprudenza, il bisogno di di raccontare storie scomode ma necessarie si fa più forte: nella stagione 2024/2025 l’approdo naturale a Striscia la notizia.