Tra i premiati a Brescia oltre all'inviata di Striscia anche Parvinder Aoulakh detta Pinky, “Spillo” Altobelli e il campione del mondo di nuoto paralimpico Federico Bicelli
Che cos’ha in comune Rajae Bezzaz con le altre 14 persone premiate a Brescia la sera del 31 marzo? Il fatto di «aver combattuto e superato un ostacolo per arrivare a esaudire un sogno, riuscendo a diventare anche persone migliori» come ha scritto sul Giornale di Brescia Francesca Marmaglio per descrivere la fisionomia etica dei 14 protagonisti.
Il premio nazionale Fede, speranza e carità dell’omonima associazione guidata da Antonello Crucitti ha celebrato, all’auditorium San Barnaba, il coraggio e l’esempio dell’inviata del tg satirico di Antonio Ricci insieme a quelli di atleti come Federico Bicelli. «Spero di poter essere un esempio per tanti giovani che come me si trovano a dover affrontare una difficoltà» ha detto il campione mondiale di nuoto paralimpico nato con la spina bifida, il primo a salire sul palco per la cerimonia coordinata da Nunzia Vallini, direttore del Giornale di Brescia e di Teletutto.
L’organizzatore ha spiegato il senso e il cuore della manifestazione: «Premiamo persone che ce l’hanno fatta passando per veri e propri “tsunami”…». Persone provenienti da ambiti diversi, che si sono distinte dal punto di vista professionale e sociale e «possono testimoniare, con le loro esperienze, che la forza per andare avanti si può trovare».
Ecco chi è Rajae Bezzaz, inviata di Striscia la notizia da dieci anni
L’energia, la tenacia e la capacità di Rajae Bezzaz di scavare a fondo dentro alle storie e alle vicende di cronaca, raccontate al pubblico di Striscia la notizia, sono apparse esemplari agli organizzatori del premio. Rajae, nata in Libia da genitori maghrebini, si è trasferita in Italia all’età di 9 anni e dopo 25 anni ha ottenuto, pochi mesi fa, la cittadinanza italiana. L’inviata, approdata a Striscia nel 2015, grazie alle sue inchieste riesce a essere spesso la «portavoce di chi voce non ha»: aiuta donne vittima di violenza domestica e stalking e condivide strumenti utili per difendersi, si addentra in stabili occupati e pericolosi riuscendo a instaurare un dialogo con giovani in situazione di disagio, offre ai telespettatori prospettive inedite sul fact-checking e riesce anche a trovare tagli inediti e divertenti, su argomenti non sempre semplici da affrontare in tv e sui giornali.
A fine febbraio nella sala stampa di Montecitorio Bezzaz è stata una degli ospiti principali della conferenza dal titolo Hikikomori, i giovani che non escono di casa organizzata per approfondire con esperti e istituzioni il fenomeno dei ragazzi che si isolano, spesso tra le pareti della loro camera.

L’idea di dare un riconoscimento a individui che vanno al di là dei loro impegni privati per altruismo è nata in occasione della consegna dei pacchi alimentari a famiglie bisognose: «Entravo nelle case e la gente sembrava rassegnata senza forze, senza più voglia di combattere. Come biasimarle – ha detto il presidente dell’associazione –. Però ho pensato di dover fare qualcosa». E così Crucitti, che ha 11 figli, con sua moglie ha dato luce al premio perché è certo che «a piccoli passi si possa costruire un mondo migliore, perché la vita è un talento da spendere con generosità».
Tra i premiati a Brescia anche Pinky, “Spillo” Altobelli e il campione paralimpico Federico Bicelli
Tra i 14 ospiti premiati, oltre al già citato Bicelli, figurano il campione del mondo Alessandro “Spillo” Altobelli, Giuseppe Marotta presidente dell’Inter e Parvinder Aoulakh, la donna – vittima di tentato omicidio e sfigurata dal marito – che da anni lotta contro la violenza sulle donne. Pinky, questo il soprannome con cui è più conosciuta, è stata anche tra le protagoniste di un servizio di Striscia a proposito dell’iniziativa Wall of Dolls.
L’evento ha avuto il sostegno e la collaborazione del Comune di Brescia e della sindaca Laura Castelletti: «Per sensibilità personale sono molto vicina ad associazioni che operano nel campo della solidarietà e del sociale. Per questo è stato semplice e immediato sostenere e ospitare questa seconda edizione di un premio che riconosce e valorizza persone che si sono distinte in questi settori».
Premiati anche Vincenzo Gualzetti – che ha ritirato il riconoscimento in memoria della figlia Chiara, assassinata a 15 anni da un ragazzo quasi coetaneo il 27 giugno 2021 –, Marco Lollobrigida, Claudia Ghigna, Giuseppe Pasini, Giacomo Bertagnolli, Antonio Zappi, Alma Manera, Francesco Repice e Francesco Paolo Tronca.