A volte basta una semplice domanda per far saltare i nervi. Vi riproponiamo due servizi in cui i nostri inviati hanno toccato nervi scoperti… e sono stati ricambiati a suon di insulti, spintoni e schiaffoni.
Vi ricordate quando Luca Abete ha scoperto il mercato nero delle auto sequestrate… ed è finito tra botte e minacce?
Era il 14 febbraio 2022 a Caivano, in provincia di Napoli. Il nostro inviato era lì per smascherare un traffico illegale di automobili sequestrate, vendute per pezzi di ricambio. Ma quando si è palesato per fare qualche domanda al “furbetto del Flex”, la situazione è degenerata in pochi secondi: la madre del venditore è scesa in campo – letteralmente – e tra urla, microfoni a terra e colpi ben assestati, è scoppiato il caos. Ecco il servizio in questione:
E che dire di Michele Macrì, aggredito mentre cercava di misurare la distanza dei cittadini di Cetraro dalla ‘ndrangheta?
Il 4 marzo 2025, il neo-inviato si trovava nella cittadina calabrese per capire se la popolazione si sentisse più vicina alla legalità o al boss Franco Muto, tornato da poco agli arresti domiciliari. Tra chi negava l’esistenza della mafia e chi lo mandava a quel paese, l’incontro con un passante si è rivelato tutt’altro che tranquillo: prima gli insulti, poi gli schiaffi. E il “metro anti-‘ndrangheta”, in quel momento, non è servito a misurare la distanza… dai ceffoni.