Abusive in tutto e per tutto, edificate senza autorizzazione in area demaniale e costiera soggetta a vincolo. Più di quaranta case, molte delle quali abbandonate e in condizioni di degrado, sono state sequestrate per disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere a Bagnara di Castel Volturno, località del litorale Casertano sulla quale Striscia la notizia ha realizzato numerosi servizi d’inchiesta. Alcuni degli immobili che sono stati messi sotto sequestro risulterebbero riconducibili al clan camorristico dei “Mazzacane”.
Le inchieste di Luca Abete per Striscia hanno fatto luce più volte sulle pratiche illegali in voga da decenni in quest’area della provincia di Caserta: decine di migliaia di case e ville sono state costruite direttamente sulla spiaggia o a pochi metri dall’arenile soprattutto dagli anni Settanta in poi, abusivamente. Molti proprietari hanno presentato un’istanza di condono rispetto alla quale il Comune chiede un’integrazione che non arriva: tutto l’iter rimane in questo modo in un limbo amministrativo che non si sblocca da 37 anni.
Nel primo servizio del 2 ottobre 2018 le immagini del tg satirico di Antonio Ricci mostrarono un grande tratto di costa punteggiato da ville e villette: i costruttori si sono appropriati di suolo di proprietà demaniale. In molti casi si è trattato di illegalità seguite da uno scempio ulteriore: tante villette diroccate sono state parzialmente distrutte dalla potenza delle onde. E ora cumuli di cemento armato e ferri arrugginiti spuntano come scogli.
Ma quante sono le pratiche di condono edilizio aperte a Castel Volturno? Dal servizio emerge una cifra che oscilla tra le 12.000 e le 15.000.
Anche le agenzie immobiliari hanno realizzato affari d’oro vendendo immobili costruiti senza alcuna licenza edilizia. In uno dei servizi di Striscia è la stessa amministrazione comunale a sottolineare che negli anni Sessanta e Settanta a Castel Volturno era possibile fare qualsiasi cosa: tutto o quasi era gestito dalla camorra che forniva la manodopera, il materiale e le cave da cui prelevare la sabbia per costruire le abitazioni.
L’inviato di Striscia ha documentato tanti diversi aspetti di una pratica che non è stata contrastata per molti anni e che ha alimentato anche di recente un cospicuo giro d’affari: numerosi annunci on-line proponevano a prezzi irrisori le villette abusive con giardino.
Per quanto riguarda il provvedimento giudiziario di questi giorni, si tratta di un maxi sequestro eseguito dai carabinieri del Reparto territoriale di Mondragone insieme alla Guardia Costiera, Ufficio Marittimo di Pozzuoli (in provincia di Napoli). Sette delle abitazioni sequestrate sarebbero riconducibili a soggetti legati al clan Belforte di Marcianise, detto appunto “Mazzacane”, operativo secondo l’ultimo rapporto dell’Antimafia anche nei comuni limitrofi, da San Nicola la Strada a San Marco Evangelista, da Casagiove a Maddaloni e San Felice a Cancello.