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Federico II di “Svezia”, la targa sbagliata a Parma che fa discutere

Federico II di “Svezia”, la targa sbagliata a Parma che fa discutere

Federico II di “Svezia”, la targa sbagliata a Parma che fa discutere

Voleva essere una targa commemorativa in onore di Federico II di Svevia e invece è diventata una grande figuraccia.

Nella sala del Consiglio Comunale di Parma il sindaco Federico Pizzarotti ha inaugurato una targa celebrativa in occasione della ricorrenza della Battaglia di Parma (18 febbraio 1248). Non appena hanno alzato il drappo, però, ai più è saltato subito all’occhio un errore clamoroso. La lastra riportava:

“Il Consiglio Comunale, nella ricorrenza del 770° anniversario dell’evento, ricorda la sortita del popolo di Parma che ruppe l’assedio dell’imperatore Federico II di Svezia e salvaguardò l’autonomia e la libertà del civico comune”.

Esattamente. Federico II di Svevia è diventato Federico II di Svezia.

Per superare il momento di imbarazzo è intervenuto Tassi Carboni, presidente del Consiglio comunale, che ha cercato di motivare il refuso, dichiarando che la commissione toponomastica aveva ricontrollato più volte il testo prima di farlo incidere. “L’avremo letto e riletto centinaia di volte e non ci siamo accorti di nulla.  Me ne scuso. Verificheremo che non sia stato trascritto male dal marmista oppure se nella trascrizione, il testo è stato cambiato dal correttore automatico. In ogni caso lo sistemeremo al più presto”, ha spiegato.

La “Z” al posto della “V” non era, però, l’unica svista. La targa, infatti, riportava la data del 770° anniversario della battaglia che, però, cadeva nel 2018, mentre l’inaugurazione è avvenuta ieri. Di fronte all’imbarazzo generale, il sindaco, che all’inizio è apparso confuso, ha cercato di sdrammatizzare dicendo: “Svezia a parte, la lapide è molto bella – ha dichiarato – la correggeremo con un po’ di stucco”.

Non è la prima volta che si sono verificate gaffe in occasione di una commemorazione. Nel 2005, infatti, Antonio Casanova aveva documentato il caso della statua di Stradivari a Cremona, a cui piedi erano raffigurati gli strumenti di un carpentiere, invece di quelli di un liutaio.


Redazione di Striscia la notizia

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