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Parigi vota lo stop ai monopattini elettrici (a noleggio)

Parigi vota lo stop ai monopattini elettrici (a noleggio)

Parigi vota lo stop ai monopattini elettrici (a noleggio)

L’89,03% dei votanti al referendum popolare, cioè il 4,2% dei cittadini, si è espressa a favore dell’interruzione dei contratti con le società di sharing Lime, Dott e Tier Mobility.

I cittadini di Parigi hanno votato contro i monopattini elettrici dei servizi di sharing. Decade quindi il primo settembre 2023 il contratto con le tre società di noleggio Lime, Dott e Tier Mobility. L’89,03% di chi si è espresso al referendum popolare del 2 aprile (che sono stati però solo il 6,7% dei cittadini iscritti nelle liste elettorali, cioè il 4,2% della popolazione della Capitale francese) si è espresso a favore dell’interruzione degli accordi con le tre aziende. Striscia la notizia si è occupata più volte del fenomeno della micromobilità, argomento molto controverso. Come questo servizio in cui Stefania Petyx spiega che spesso i monopattini elettrici creano disagi sulle strade, vengono parcheggiati male o vandalizzati e i conducenti non rispettano le norme della strada. L’inviata intervista alcuni passanti e prova a stilare con loro un galateo della mobilità leggera.

I furbetti di Napoli che truccano i monopattini e li fanno arrivare a 120 km orari

Nel 2018 Parigi accoglieva i mezzi a due ruote elettrici, ora sta per diventare la prima Capitale europea a vietarli. Le restrizioni riguardano solo quelli dei servizi a noleggio e non quelli dei privati, che potranno continuare a circolare. Le tre società di sharing hanno diramato una nota nella quale affermano che prendono «atto di questa consultazione inedita, la cui partecipazione sarebbe potuta essere più ampia e rappresentativa se le modalità della votazione fossero state differenti: più seggi, scrutinio elettronico, informazione comunale». Anche Luca Abete si è occupato dei monopattini elettrici, evidenziando tutti i rischi e i pericoli causati da questi mezzi. L’inviato è andato a Napoli, dove alcuni furbetti modificano i motori per far viaggiare i veicoli a due ruote a velocità folli, addirittura fino a 120 km orari. Velocità che li rendono ancora più pericolosi sulle strade piene di buche.

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