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Barletta, Canale H e compravendita di voti. Minacciato Michele Cianci

Barletta, Canale H e compravendita di voti. Minacciato Michele Cianci

Barletta, Canale H e compravendita di voti. Minacciato Michele Cianci

È stato minacciato l’avvocato penalista Michele Cianci, presidente del comitato Oap (Operazione aria pulita) di Barletta e amministratore unico della società in house del Comune di Barletta Bar.s.a, che si occupa della raccolta di rifiuti in città.

A denunciare l’accaduto alle Forze dell’Ordine la stessa vittima che, come riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, avrebbe raccontato che il giorno 25 maggio, mentre si dirigeva a lavoro, due persone in sella a una motocicletta, nascoste da casco integrale, si sarebbero avvicinate alla sua auto e gli avrebbero puntato una pistola contro, per poi fuggire.

Secondo Cianci, l’intimidazione potrebbe essere legata a due episodi recenti che lo hanno visto protagonista: una denuncia sui social sulla compravendita di voti e un’altra denuncia per lo sversamento abusivo nel Canale H, proprio a ridosso della spiaggia della città di Barletta.

Del Canale H si era occupato Pinuccio, in un servizio di Striscia la Notizia, nel quale era intervenuto lo stesso Cianci.

Il nostro inviato, recatosi sul posto, aveva subito notato come l’odore che emanava il canale fosse molto pesante ed acre, nonostante dovesse raccogliere solo le acque piovane, la così detta fogna bianca, e dunque essere inodore.

Nel servizio, andato in onda il 19 maggio, ai microfoni di Striscia, Michele Cianci aveva dichiarato come, probabilmente, il luogo fosse soggetto a: “sversamenti illegali che inquinano gravemente le zone” – e aveva richiesto un intervento per salvaguardare – “una delle spiagge più belle della zona”.
Anche il subacqueo ambientalista, Antonio Binetti, era intervenuto e davanti alle telecamere del Tg satirico aveva ammesso come la situazione andasse avanti da anni, mettendo in pericolo i cittadini di Barletta che: “In queste acque fanno il bagno.”

L’intervento immediato da parte delle istituzioni per preservare le acque e la biodiversità della spiaggia è stato inevitabile, così come l’appello di Pinuccio alla stessa Magistratura per provare ad arginare questo fenomeno.


Sul luogo, subito dopo la denuncia, è interventua la Capitaneria di Porto che, in collaborazione con i tecnici dell’acquedotto pugliese, ha iniziato con controlli a tappeto nella zona e analisi sulle acque prelevate.

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