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Dopo i servizi di “Rai Scoglio24”, la Rai cerca operatori “a dieci minuti a piedi” dalla sede di Bruxelles

Dopo i servizi di “Rai Scoglio24”, la Rai cerca operatori “a dieci minuti a piedi” dalla sede di Bruxelles

Dopo i servizi di “Rai Scoglio24”, la Rai cerca operatori “a dieci minuti a piedi” dalla sede di Bruxelles

Continua l’inchiesta di Striscia sugli sprechi delle sedi estere Rai. Nella puntata in onda stasera, l’inviato Pinuccio apprende che la tv di Stato ha lanciato un’indagine di mercato per “individuare operatori per Servizi di Produzione e Post-produzione radiotelevisiva per l’Ufficio di Corrispondenza di Bruxelles (Belgio)”, stilando però una serie di criteri molto precisi per essere ammessi.

“Rai Scoglio 24” ha dedicato diversi servizi alla sede Rai di Bruxelles. Scoprendo tra le altre cose che viale Mazzini versava 3mila euro al giorno per servizi di montaggio e riprese a una società esterna, scelta senza aver mai indetto un appalto.


“Un’illegalità grave” secondo Michele Anzaldi, segretario della Commissione Vigilanza Rai, “che andava avanti da più di 10 anni”, specifica Massimiliano Capitanio, sempre Vigilanza Rai. Ma che ora, con gran tempismo, potrebbe essere sanata.

La Rai ha 11 sedi sparse per il mondo con 20 corrispondenti e una serie di giornalisti che vengono inviati in caso di avvenimenti eccezionali. Nelle puntate precedenti, l’inviato Pinuccio ha indagato sui costi delle sedi Rai di Pechino, Mosca, Bruxelles e New York.

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