Dopo i servizi di Max Laudadio e dopo tante denunce ai carabinieri da parte dei cittadini, la Procura chiede il fallimento per la Galimberti auto: dalle carte emerge che il titolare della rivendita di Verano Brianza avrebbe incassato dai clienti acconti per quasi 300mila euro.
L’attività della concessionaria lombarda è stata passata al setaccio dalla Procura dopo i servizi di Striscia la notizia sulle automobili vendute ma non consegnate ai clienti. Chiesto il fallimento della rivendita, dalla quale i clienti sostengono di essere stati presi in giro: avrebbero pagato, senza ricevere le automobili acquistate. Gli importi versati oscillano dai 1.500 euro per un acconto alla somma di 24.700 euro, come riporta l’edizione di Monza de Il Giorno. Il valore complessivo di queste operazioni si aggira attorno ai 300mila euro. Molte persone hanno pagato interamente i mezzi senza mai ottenerli.
Max Laudadio con uno dei clienti raggirati aveva raggiunto una prima volta il salone di via Barzaghi il 12 marzo 2025, dove il titolare – che rilasciava rimborsi con assegni a breve scadenza – aveva assicurato che avrebbe risarcito tutti, senza poi mantenere la promessa. Alcuni clienti hanno riscontrato che la stessa auto era stata venduta ad altri. E qualcuno è andato in banca per incassare assegni di rimborso in realtà scoperti.
L’inviato del tg satirico di Antonio Ricci allora era tornato il 27 marzo senza poter registrare cambiamenti in positivo.
Ai carabinieri nel frattempo sono arrivate molte denunce: verbali inviati alla Procura che ha aperto un fascicolo penale. La presidente della sezione fallimentare del Tribunale di Monza Caterina Giovanetti il 30 aprile ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale, affidando la procedura alla giudice Patrizia Fantin e nominando un curatore. Fissata a settembre l’udienza per l’esame dello stato passivo: per il titolare della Galimberti auto ci sarà l’obbligo di presentare bilanci, scritture contabili e fiscali e dichiarazioni dei redditi.