Continua lo scandalo sulla Karibu, la cooperativa di Liliane Murekatete e Maria Thérése Mukamitsindo, rispettivamente la compagna e la suocera del sindacalista Aboubakar Soumahoro. Oggi la procura di Latina ha applicato un sequestro preventivo di oltre 639 mila euro nei confronti di Mukamitsindo e di oltre 13 mila verso altri due indagati, per un totale di più di 650 mila euro. Il denaro è stato considerato “profitto del reato” e riguarda delle fatture emesse dalla Karibu per “operazioni inesistenti” tra il 2015 e il 2019. Inoltre, la procura ha iscritto nel registro degli indagati anche la moglie di Soumahoro, Liliane Murekatete.
L’inchiesta
L’inchiesta, condotta dalla procura di Latina, è sulle attività delle cooperative che si occupano dei richiedenti asilo e dei minori non accompagnati nella provincia di Roma. La Karibu è stata sottoposta a una misura cautelare interdittiva, che consiste nel divieto per un anno di contrattare con la pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche.
Il caso Aboubakar
Nell’ultimo periodo l’inchiesta sulla Karibu ha portato Striscia la Notizia a indagare più a fondo sulla controversa figura di Aboubakar Soumahoro e sulla storia dell’associazione socio-lavorativa Lega Braccianti, fondata da Soumahoro per migliorare la condizione di vita e di lavoro dei braccianti. I servizi di Pinuccio hanno ricostruito la storia della raccolta fondi organizzata dall’associazione per portare cibo e altri beni durante la pandemia. Ma quei soldi sono spariti. Dove sono finiti e per cosa sono stati usati? Le interviste a Yacouba Saganogo, una delle prime persone che Soumahoro ha conosciuto al suo arrivo in Italia, delineano un profilo poco cristallino del sindacalista e del suo modo di gestire i fondi destinati all’associazione.