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Afragola tra armi e furti ai tabacchi, presa la banda di rapinatori

Afragola tra armi e furti ai tabacchi, presa la banda di rapinatori

Afragola tra armi e furti ai tabacchi, presa la banda di rapinatori

Si è conclusa l’indagine diretta dalla Procura di Napoli per la banda di rapinatori arrestata dai carabinieri della Compagnia di Casoria, che hanno dato il via al decreto di fermo per i sei soggetti coinvolti. L’accusa? Associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate e detenzione e porto abusivo di armi.

Tabaccherie attaccate nel comune di Afragola

Le indagini sono state avviate a seguito di tre violente rapine, commesse a danno di alcune tabaccherie nel comune di Afragola. Striscia la Notizia si era occupata già nel 2018 con Luca Abete di questi furti, in particolare di un bar che ha subito fino a 12 rapine.

La banda, però, ha continuato indisturbata a mettere a segno i suoi colpi, verificatisi per ben tre volte nel mese di settembre. I criminali (sempre lo stesso gruppo di rapinatori), armati di pistola e fucili e con volti travisati, si sono scagliati contro i proprietari dei locali commerciali. In alcune occasioni, li hanno anche aggredenditi con calci e pugni e rubando i contanti presenti nelle casse, tabacchi e gratta e vinci.

Rapine a mano armata, svelata l’identità dei rapinatori

L’inchiesta ha consentito di scoprire la vera identità dei rapinatori, portando allo scoperto quella che è una vera organizzazione dedita alla commissione di rapine, tutte per altro a mano armata.

L’attività investigativa si è rivelata fondamentale ed è stata condotta nell’immediatezza a seguito dell’ultima rapina del 28 settembre, dove sono stati rinvenuti nel corso di perquisizioni gli abiti, le armi e i passamontagna utilizzati dai rapinatori. Il tutto era stato nascosto in aree comuni di una palazzina in cui abitano alcuni degli indagati. Durante le perquisizioni, eseguite contestualmente alle misure cautelari, sono stati ritrovati e sequestrati indumenti e scarpe, utili per lo sviluppo delle indagini.

Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Napoli Poggioreale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienze che ne confermerà e convaliderà il fermo.

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