I monopattini hanno avuto il loro exploit sul mercato durante la pandemia, in seguito anche al Decreto Rilancio che agevolava l’acquisto dei veicoli green per un trasporto più sostenibile e al fatto che per guidarli non servissero né patente né assicurazione; ma a oggi le strade riportano numerosi incidenti e feriti a bordo delle due mini-ruote.
Il Ministero dell’Interno si è visto costretto a stabilire delle regole per l’utilizzo di questi veicoli, la prima riporta che: “I conducenti di monopattini elettrici non possono trasportare altre persone, oggetti o animali.”
Striscia si era occupata del boom dei monopattini, e il nostro Max Laudadio era andato in giro per Milano per capire se tutti i “conducenti” conoscessero le regole.
È difficile fare una stima di quanti monopattini elettrici circolino in Italia, secondo alcune stime il numero attuale sarebbe tra i 150mila e i 200mila, tra mezzi privati e quelli appartenenti ai servizi di sharing. La cosa certa sono gli incidenti in aumento, alcuni anche molto gravi dove i conducenti hanno perso la vita.
L’Istat riporta che i sinistri sono stati 2.101 e hanno causato 229 vittime e 18.037 feriti; è stato anche rilevato un profilo orario dell’incidentalità che si può dire abbia il suo picco intorno alle 18.
Molti di questi monopattini vengono anche manomessi per dare maggiore potenza e velocità, alcune volte vengono venduti già truccati come Striscia aveva documentato.
L’ASAPS, lAssociazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale, a partire da giugno 2020 ha istituito l’Osservatorio Monopattini dove si tiene conto dei sinistri più gravi avvenuti con il mezzo a due ruote. Tra i feriti più gravi vi sono gli ultrasessantenni e giovani dai 20 ai 29 anni, il costo sociale degli incidenti accaduti si aggira intorno a una cifra di 16miliardi di euro.
Oltre alle piste e ai percorsi ciclabili, i monopattini possono circolare anche sulle strade urbane, ma questi veicoli hanno delle caratteristiche che richiedono una struttura stradale adeguata avendo delle ruote piccole, quindi a volte sono sufficienti delle buche per la strada per rappresentare un grave pericolo; non da escludere il fatto che siano mezzi poco visibili soprattutto nelle ore notturne.