Si tratta della sanzione che potrebbe arrivare dall’AGCOM per i 12 episodi di pubblicità non segnalata e per l’utilizzo di Instagram durante il Festival di Sanremo. Casi denunciati proprio a Striscia, nella rubrica “Rai Scoglio24”.
Secondo molti osservatori, come per esempio il responsabile di Audiocoop Giordano Sangiorgi, durante il 73° Festival della Canzone Italiana la Rai avrebbe messo in atto un’evidente sponsorizzazione di Instagram attraverso la promozione del profilo social del direttore artistico Amadeus, supportata dalla presenza dell’influencer e co-conduttrice Chiara Ferragni. Dopo aver effettuato dei controlli per stabilire l’eventuale promozione impropria della piattaforma da parte dei conduttori del festival, il commissario dell’AGCOM Massimiliano Capitanio rivela che la Rai potrebbe anche correre il rischio di ricevere una multa dalla comunità europea per aver violato i limiti della fascia protetta per i minori, mandando in onda scene perturbanti. Secondo le dichiarazioni di Capitanio, le indagini AGCOM hanno portato alla luce 12 casi di potenziale pubblicità occulta per cui la Rai sarebbe costretta a versare una sanzione di 250.000 euro. L’associazione avvocati dei consumatori ha presentato un esposto al CDA della Rai per sincerarsi che le eventuali sanzioni pecuniarie non siano pagate con i soldi del canone versato dai contribuenti, ma siano imputate ai diretti responsabili.
Multa Rai, la denuncia di Rai Scoglio24
In un servizio del 22 marzo 2023 nella rubrica Rai Scoglio24 Pinuccio mostra quanto scrive l’AGCOM in un suo comunicato: il garante «ha dato mandato alla competente direzione di avviare un procedimento sanzionatorio», avvalorando l’ipotesi che verranno emesse multe che potrebbero aggirarsi tra i 250.000 e i 600.000 euro ai danni dell’emittente. Tuttavia, l’inviato del tg satirico non può fare a meno di chiedersi in che modo la Rai potrà saldare una simile sanzione e ipotizza che i dirigenti possano attingere dalle casse del canone. Ma l’avvocato Domenico Romito, Presidente dell’Associazione Avvocati dei Consumatori, annuncia che la sua associazione si mobilierà subito per evitare che la televisione di Stato paghi le sanzioni monetarie con i soldi dei contribuenti.