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A Striscia la notizia un testimone di giustizia racconta la sua vita dopo la denuncia  «vivo grazie alla pensione dei miei genitori»

A Striscia la notizia un testimone di giustizia racconta la sua vita dopo la denuncia «vivo grazie alla pensione dei miei genitori»

A Striscia la notizia un testimone di giustizia racconta la sua vita dopo la denuncia  «vivo grazie alla pensione dei miei genitori»

A Striscia la Notizia (Canale 5, ore 20.40) andrà in onda un’intervista a un testimone di giustizia, rilasciata all’inviato pugliese Pinuccio, in cui si segnala quanto sia da prendere con le molle lo spot antiracket che dice: “Contro l’estorsione e l’usura, scegli di reagire. Chi sceglie trova lo Stato”.
Cosimo Maggiore racconta: «La mia azienda è stata chiusa perché chi denuncia il racket viene isolato. I clienti hanno paura a commissionarmi dei lavori. Sono stato sbattuto fuori dai cantieri in cui lavoravo bene, avevo nove dipendenti. L’azienda è stata chiusa per un mancato guadagno di oltre 500mila euro e lo Stato mi ha risarcito di 35mila e 800 euro, con quattro anni di ritardo. Per di più, dopo un anno, mi sono stati richiesti indietro, perché non sono stati utilizzati per l’azienda (che nel frattempo era stata chiusa ndr). Ora vivo grazie alla pensione dei miei genitori. I collaboratori di giustizia, che spesso hanno ammazzato o spacciato, grazie alle leggi dello Stato, dopo essersi pentiti, hanno tutto: vitto, alloggio e stipendio. Io invece, che sono testimone, ho avuto solo una botta nel lato posteriore».
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