News

Crolla il solaio di una palazzina dell’Arca a Bari, strage sfiorata

Crolla il solaio di una palazzina dell’Arca a Bari, strage sfiorata

Crolla il solaio di una palazzina dell’Arca a Bari, strage sfiorata

A Bari il solaio di una palazzina di Arca Puglia è crollato portando con sé anche il balcone sottostante. Sono state evacuate otto famiglie e il boato ha terrorizzato tutto il quartiere.

Striscia aveva già documento le condizioni in cui versavano le abitazioni del quartiere San Paolo gestiste dall’Arca, a Bari, con relative situazioni di pericolosità per l’incolumità degli inquilini.


Prima che i soccorsi potessero arrivare, il balcone è rimasto pericolosamente in bilico, con il rischio di poter cadere da un momento all’altro. Sono stati attimi di agitazione per le persone che vivono nel quartiere: sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia e i Vigili del fuoco che hanno transennato l’area e fatto i rilievi del caso.

Da tempo i cittadini lamentano la mancanza di manutenzione in diverse palazzine, che ricordiamo sono di proprietà di Arca Puglia, gli inquilini si lamentavano con il nostro inviato Pinuccio di pioggia all’interno della propria casa o anche per l’umidità diffusa (solo per citare alcuni dei tanti problemi).

La società Arca aveva già spiegato, anche a mezzo stampa, che le difficoltà legate alla manutenzione non erano di loro incombenza, ma era compito di alcune aziende che avevano vinto la gara d’appalto. Sono diversi gli immobili di proprietà Arca che necessitano di interventi più corposi e non di una semplice manutenzione.

La società aveva dichiarato di avere in previsioni ristrutturazioni importanti sfruttando anche il bonus del 110%: l’investimento dovrebbe essere pari a 200 milioni di euro.

Ultime News

tutte le news

Potrebbero interessarti anche...

vedi tutti
Colombia-gate, D'Alema contro Whatsapp: «Signal è più sicuro»

Colombia-gate, D'Alema contro Whatsapp: «Signal è più sicuro»

Torna l'inchiesta di Pinuccio, che dal marzo 2022 si occupa del caso della vendita di armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D'Alema: un affare da 4 miliardi per Leonardo e Fincantieri, con 80 milioni di euro di possibili provvigioni per i mediatori. L'inviato mostra le carte delle indagini che definiscono D'Alema «il garante e il dominus dell'intera operazione commerciale» e una conversazione inedita in cui l'ex Premier consiglia a uno degli interlocutori di usare Signal al ...