News

La casa-bunker di Zagaria sarà demolita, al suo posto un parco

La casa-bunker di Zagaria sarà demolita, al suo posto un parco

La casa-bunker di Zagaria sarà demolita, al suo posto un parco

Il comune di Casapesenna non voleva abbattere la villa dove trascorse la latitanza e dove venne arrestato il boss Michele Zagaria, ma riutilizzarla; l’Agenzia dei beni confiscati alla mafia voleva l’opposto. L’edificio, del capoclan più pericoloso degli ultimi vent’anni della camorra in Caserta, alla fine sarà abbattuto.

Dopo una riunione-lampo tra il sindaco e alcuni esponenti della sicurezza e della regione Campania è stata presa la decisione tanto attesa; il sindaco di Casapesenna ha dichiarato: “Con l’abbattimento si chiude un’era…Casapesenna è cambiata, il punto di riferimento ora è lo Stato. Ed è giusto che i simboli della camorra cadano sotto i colpi di ruspa”, aggiungendo inoltre “dove c’era il covo pianteremo un ulivo, simbolo di pace”.

Luca Abete era andato nel comune in provincia di Caserta, insieme alla giornalista Marilù Musto, per capire se il bunker fosse stato confiscato o meno.


Il silenzio sulla struttura era durato dieci anni e proprio grazie all’inchiesta di Striscia che fece emergere il groviglio burocratico che vi era intorno, si sono nuovamente accessi i riflettori sulla vicenda; non sono mancati i gialli come ad esempio quello sulle chiavi della casa-bunker, l’Agenzia dei beni confiscati aveva detto di non averle e la Procura Antimafia di Napoli aveva scelto un ruolo defilato.

Il sopralluogo e l’abbattimento saranno affidati ai vigili del fuoco di Caserta, lo smaltimento dei calcinacci sarà a cura della regione Campania.

Ultime News

tutte le news