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Perché il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni non funziona: lo studio

Perché il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni non funziona: lo studio

Perché il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni non funziona: lo studio

Il nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni, servizio che dovrebbe evitare le telefonate indesiderate da parte dei call center, continua ad avere problematiche. Striscia la Notizia ha parlato di questo strumento già nel lontano 2015 dando una spinta fondamentale affinché venisse aggiornato. Ad oggi l’unione nazionale consumatori ha realizzato un sondaggio secondo cui, per il 57,5% degli iscritti al servizio, le telefonate sono diminuite ma non cessate, per il 37,2% sono scomparse mentre, per il 5,3% non è cambiato nulla.

 

Registro Pubblico delle Opposizioni, la (travagliata) storia

 

In passato, potevano essere iscritti al Registro solo i numeri fissi presenti sull’elenco telefonico. I numeri non presenti o i cellulari non potevano essere iscritti. Una regola che poteva avere un senso fino a qualche anno fa, ma che dal 2000 in poi, essendo l’85% dei numeri telefonici cellulari o non presenti negli elenchi, rendeva il servizio inutile.

Dal 2018, si è provato a riformare questo Registro, adeguandolo ai tempi e quindi offrendo la possibilità agli utenti di inserire anche il proprio numero di cellulare per cercare di impedire le chiamate indesiderate di telemarketing.

Il Nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni, perché non funziona


Solo con il Dpr 26/2022, il servizio è stato esteso ai numeri di telefonia mobile. Entro 15 giorni dall’iscrizione le chiamate di telemarketing sarebbero dovute cessare e chi si iscriveva annullava automaticamente tutti i consensi rilasciati. Ma i problemi persistono.

 

Col il Nuovo Registro, che avrebbe dovuto salvarci dal telemarketing selvaggio, qualsiasi utente con qualsiasi numero, sia fisso che mobile può iscriversi, bloccando finalmente le telefonate moleste. Da quando è entrato in vigore il 27 luglio, però, si è presentato un altro problema di fondo (del tutto prevedibile): i numeri fasulli, ovvero telefonate fatte da call center anche all’estero con numeri non rintracciabili per commettere frodi e superare i vari blocchi di pubblicità. Infatti, grazie a questi metodi illegali, i call center generano numeri “usa e getta” tramite specifici software; se un utente richiama questi numeri risultano non attivi o inesistenti.

I MOLESTATORI TELEFONICI SONO ANCORA PRESENTI

 

Le difficoltà nel rendere effettivamente utile in Nuovo Registro Pubblico delle Opposizioni non sono ancora finite. Striscia, infatti, ha documentato i nuovi intoppi al servizio con il nostro inviato Moreno Morello che ha scoperto come il 60% degli utenti iscritti continuano a essere

contattati per il telemarketing. Dalle segnalazioni ricevute dal nostro inviato, che lui stesso ha verificato, è emerso che, alla domanda “chi vi ha dato il mio numero?”, gli operatori rispondono sottolineando che è stato l’utente stesso ad avere dato il consenso, anche quando questo non è mai avvenuto. Il sospetto è che i database con i dati di alcuni utenti siano finiti in rete e che dunque i consensi siano stati alterati.

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