Striscia la notizia da anni denuncia il grande disastro ambientale che si consuma nella “Terra dei fuochi” ed è stata la prima trasmissione nazionale a portare alla luce il problema.
Una catastrofe che, però, non affligge solo la Campania: questa sera (Canale 5, ore 20.35) Pinuccio accende i riflettori su altri incendi di rifiuti che si sviluppano in alcune province della Puglia.
Dopo aver documentato, nel precedente servizio, gli episodi di Bari, l’inviato si sposta a Cerignola e in diversi comuni del foggiano, dove purtroppo la situazione non cambia: i cumuli di immondizia sono estesi per vaste aree della campagna, che di notte si illumina per via degli incendi appiccati.
L’impatto ambientale di questi atti criminali è ancora incalcolabile se si considera che ogni genere di rifiuto viene bruciato a pochi metri da terreni coltivati. «C’è sicuramente un’organizzazione dietro – racconta Pinuccio –, perché i rifiuti sono divisi come se fosse stata fatta la raccolta differenziata, prima di essere abbandonati».
L’inviato di Striscia chiede a Giuseppe Capano, presidente del comitato che ha lo scopo di tutelare l’ambiente della Valle del Carapelle, se le autorità competenti sono a conoscenza della situazione. Lui risponde: «La situazione è critica, c’è un po’ di tutto. La nostra provincia è la nuova “Terra dei fuochi” ed è frutto della criminalità organizzata. La cosa che ci fa più paura è il silenzio delle istituzioni. In un incontro recente con il ministro Costa abbiamo evidenziato il problema: è rimasto esterrefatto, non sapeva assolutamente nulla».
Ed è proprio al ministro dell’Ambiente Sergio Costa che Pinuccio, in chiusura di servizio, lancia un appello: «Se vuole veniamo noi da lei, abbiamo tutti i luoghi: la Puglia è la nuova “Terra dei fuochi”».