Durante la puntata de La vita in diretta del 14 gennaio scorso, Lucia Loffredo, inviata del programma, si è lasciata andare a un eloquente gestaccio. Una volgarità che in questo caso assume i contorni del mistero, dal momento che Alberto Matano, anziché intervenire, è andato avanti a condurre facendo finta di niente, non prendendo subito le distanze né chiedendo spiegazioni alla giornalista.
Dopo la vicenda Berlinguer-Corona e le polemiche per il “gallina” rivolto alla conduttrice di Cartabianca, ci si aspettava che dai vertici di viale Mazzini, inflessibili custodi del Codice etico della Rai, arrivassero parole di condanna o provvedimenti disciplinari nei confronti della Loffredo. Ma non è successo nulla. Tant’è che l’inviata ha continuato ad andare in onda nei giorni successivi come se niente fosse accaduto.
Anzi, raggiunto da Valerio Staffelli, che gli ha consegnato il Tapiro d’oro, Matano ha dichiarato: «Non mi sono accorto di niente, ma posso assicurare che non era un gestaccio: la collega stava solo indicando all’operatore di seguirla. Aveva il microfono in mano e le era rimasto quel dito…». Che non si sia accorto di niente non è vero, come mostreranno le immagini trasmesse stasera da Striscia. Mentre che non si trattasse di un gestaccio è una spiegazione davvero poco convincente.
Su tutto resta un interrogativo: perché vengono usati pesi e misure diverse per i due casi? Un dito medio vale forse meno di un “gallina”? Evidentemente il Codice Etico è per tutti, ma si applica solo per Mauro Corona: “Bianchina” se ne faccia una ragione!
Per Matano è il secondo Tapiro d’oro stagionale, dopo quello consegnatogli per la vicenda dell’allontanamento di Lorella Cuccarini da La vita in diretta.