Erano lasciati al freddo, in quella che doveva essere una casa famiglia e che in qualche modo avrebbe dovuto accoglierli e tutelarli e invece era diventata quasi una prigione.
Ora gli anziani presenti nella casa di Alfonsine (Ravenna) in cui Striscia la notizia è riuscita a entrare con Rajae saranno ricollocate.
“Due anni fa abbiamo affittato la seconda casa di mio padre a una signora per attività di casa famiglia per anziani. Poi lei ha smesso di pagare l’affitto nel novembre 2019 e finalmente nell’estate 2020 abbiamo ottenuto lo sfratto esecutivo“, racconta Evan Servidei alla nostra inviata.
Peccato che a causa del Covid lo sfratto non venga eseguito e che nel frattempo il figlio della signora, un pluripregiudicato, ha ottenuto il permesso di trascorrere le sue giornate con l’obbligo di dimora nella casa in questione.
Tutto questo senza pagare le utenze, che quindi sono state staccate.
“Ci ha attirati qua con l’inganno per non perdere la casa e poi ci tratta come animali”, aveva confessato alla nostra Rajae uno degli anziani ospiti della casa.
“Nessuno di loro rimarrà un solo giorno senza un posto dove dormire” dichiara la responsabile dei Servizi sociali annunciando il ricollocamento delle quattro persone. “Dobbiamo verificare le loro posizioni, assieme agli uffici comunali di pertinenza, e valutare le condizioni economiche dei singoli, come da prassi”, ha aggiunto.
Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Alfonsine, che al Corriere Romagna ha spiegato: “Quell’attività era già stata chiusa dai nostri servizi. Veniva riferito che le persone presenti, di età tra i 62 e i 76 anni, fossero ospitate lì a fronte di un rapporto amicale. Solo dopo la realizzazione del servizio siamo stati messi al corrente di quanto, invece, i quattro anziani avevano raccontato a Striscia; dichiarazioni di tono diverso da quanto riferito in precedenza. A fronte di questo nuovo e ben differente contesto ci siamo mossi come servizi sociali per trovare loro una sistemazione nell’immediato“.