È uno spettacolo indecente quello descritto dai Carabinieri Forestali di Brescia, che su segnalazione di Lav (Lega Anti Vivisezione) hanno fatto un blitz in un allevamento in provincia di Cremona. Qui si sono trovati davanti vacche da latte in agonia e lasciate lì a morire, bovini infestati da vermi e addirittura fosse comuni. Ma non solo: le cisterne per la raccolta del latte erano invase da blatte e altri insetti.
Un vero e proprio orrore che ha portato al sequestro di una trentina di bovini mentre altri 400 sono stati sottoposti a fermo sanitario. Tra le ipotesi di reato: maltrattamento e abbandono di animali.
«Non è ammissibile che al giorno d’oggi esistano realtà tanto gravi da arrecare inaudite sofferenze agli animali, con risvolti molto inquietanti in termini di sicurezza sanitaria e ambientale, e da un punto di vista etico – afferma Roberto Bennati, Vicepresidente Lav – chiediamo al neo Ministro della Salute Speranza l’urgente convocazione di una Conferenza Stato-Regioni per esaminare la situazione degli allevamenti regione per regione, un piano straordinario di controlli e la previsione di meccanismi di trasparenza sui controlli effettuati dai servizi veterinari delle Asl a titolo di rendicontazione annuale, con una puntuale e periodica comunicazione al pubblico dei risultati di indagine al fine di mostrare le attività di tutela del benessere e della salute pubblica dei cittadini».
Di allevamenti “problematici” in Italia purtroppo ne esistono tanti, come vi abbiamo documentato diverse volte. E in diverse occasioni le associazioni che si occupano di difendere gli animali hanno chiesto alle istituzioni più controlli, per evitare che situazioni come quella in provincia di Cremona possano ripetersi.
Striscia da sempre ha perorato la causa documentando spesso casi di strutture abusive o in condizioni etiche e igienico-sanitarie assolutamente inaccettabili.
Come quelle riscontrate da Edoardo Stoppa in un allevamento a Campo dei Fiori, in provincia di Varese.