L’uomo entrava nelle tabaccherie affollate, faceva la sua giocata e poi usciva con una scusa e scappava senza pagare.
Alla fine l’hanno preso? Il furbetto delle tabaccherie romane potrebbe essere l’uomo di 38 anni che è stato arrestato oggi 16 dicembre a Ciampino ed è stato poi condotto nel carcere di Regina Coeli a Roma. Il “furbetto”, come era stato soprannominato anche dall’inviato Riccardo Trombetta, faceva le sue giocate nelle tabaccherie e poi con una scusa usciva senza pagare e scappava. Striscia la notizia si è occupata del caso in questo servizio dell’8 dicembre.
«Scusa, porto le caramelle ai bambini in macchina», oppure: «Controllo i figli in macchina». Sono questi gli espedienti usati per fuggire senza pagare, dopo aver ritirato le ricevute delle puntate. Lo scorso novembre l’uomo ha usato lo stesso trucco in almeno 5 tabaccherie della Capitale, prima di venire arrestato dai carabinieri della stazione di Vitinia.
Il metodo del furbetto delle tabaccherie
Il metodo era sempre lo stesso: sceglieva gli esercizi commerciali affollati, entrava, dettava i numeri prima dell’estrazione e poi si allontanava con uno stratagemma. Una volta si era persino lamentato di avere dolore a una gamba ed era uscito per “prendere” le stampelle in auto.