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Ghali e Dargen, è giusto parlare di pace e migranti a Sanremo?

Ghali e Dargen, è giusto parlare di pace e migranti a Sanremo?

Ghali e Dargen, è giusto parlare di pace e migranti a Sanremo?

Dopo le polemiche su John Travolta e la pubblicità occulta durante la settimana, il Festival di Sanremo quest’anno fa discutere anche a festa finita. A “Domenica In” i cantanti di “Casa mia” e “Onda alta” mettono in imbarazzo Mara Venier, che li interrompe quando toccano temi come il conflitto tra Israele e la Palestina e le traversate in mare dei migranti. Voi cosa ne pensate?

Ospite di Domenica In di Mara Venier su Rai1, Ghali viene invitato da Luca Dondoni (La Stampa) a rispondere all’Ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, che aveva scritto sui social: «Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi insieme ad altre decine di ostaggi israeliani. Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto».

Non cita Ghali, come del resto Ghali non aveva citato Israele sul palco dell’Ariston (aveva detto «Stop al genocidio») né nel testo della sua canzone Casa mia. Ma il cantante-rapper non si è nascosto: «Ho sempre parlato di questo, da quando sono bambino. Da quando a 13, 14 anni ho fatto le mie prime canzoni parlo di quello che sta succedendo, perché non è iniziata il 7 ottobre, questa storia va avanti già da un po’. E l’Italia è un Paese che porta valori completamente opposti… Ci sono bambini che stanno morendo, tra di loro chissà quante star, quanti dottori, quanti insegnanti, quanti geni».
Mara Venier chiude dicendo «Andiamo avanti…».

Nello stesso programma, era arrivato sul palco anche Dargen D’Amico. La sua canzone Onda alta parla di traversate (“Siamo più dei salvagenti sulla barca”) ed è stato naturale fargli una domanda sui migranti. Dargen ha iniziato a rispondere: «Quello che gli immigrati immettono nelle casse dello Stato per pagarci le pensioni è più di quello che spendiamo per l’accoglienza. Queste sono statistiche che andrebbero raccontate». Ma è stato interrotto dalla conduttrice di Domenica In: «Qui è una festa. Parliamo di musica!». E poi: «Sono domande importanti a cui bisogna rispondere in maniera dettagliata, ma oggi il tempo non ce lo abbiamo». 

Verso la fine del programma, Mara Venier ha infine letto un comunicato stampa dell’amministratore delegato della Rai: «Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano, e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta». La conduttrice ha concluso: «Sono le parole, che ovviamente condividiamo tutti, del nostro amministratore delegato Roberto Sergio».

Voi cosa ne pensate? I social di Striscia la notizia danno la possibilità di esprimere la propria opinione sulla questione: è giusto parlare di pace, guerra e migranti e prendere posizione al Festival di Sanremo? Clicca sul post per rispondere.

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