Una foto su Twitter con tre bambini affetti da sindrome di down per commentare il mal funzionamento di Facebook, Instagram e WhatsApp. Un post di pessimo gusto per cavalcare l’hashatag del momento e sperare di raccogliere consensi. E invece Augusto Casoli, Social Media Strategist della Lega in Toscana, è stato travolto dalle polemiche.
“Sovranista militante, social media manager e appassionato di geopolitica”, si legge sulla bio di Casoli che è anche admin della pagina “Dio Imperatore Salvini”, che a sua volta si ispira a “God Emperor Trump” dedicata al Presidente degli Stati Uniti.
Nel giro di poche ore il tweet ha scatenato migliaia di commenti da parte di utenti indignati, tanto da costringerlo a rimuovere il post. Al momento anche il suo profilo Twitter risulta inesistente, come se fosse stato bloccato o disattivato momentaneamente (non si sa se da parte del social o del diretto interessato).
Casoli, però, si giustifica così su Facebook: «È ovvio che non ho assolutamente niente contro le persone affette da sindrome di down, alle quali comunque chiedo scusa per l’incomprensione. Ignoro le decine di ingiurie subite dopo un’ironia incompresa, voglio solo testimoniare come la cosiddetta “gogna mediatica” sia fatta da tutte le parti politiche, non solo da “noi”: è normale nei social, già l’ho vissuta e l’affronto anch’essa con ironia, coerentemente con cosa faccio».
Dalle sue parole, però, sembrerebbe non esserci pentimento rispetto a quanto pubblicato, né la consapevolezza che quel tipo di umorismo è stato fuori luogo. Il social media manager della Lega Toscana si nasconde dietro al concetto dell’ironia incompresa, ma l’impressione è che sia stata compresa benissimo, semplicemente non è stata apprezzata.
Insomma, quella di Augusto Casoli potrebbe tranquillamente entrare nella nostra rubrica “Figura di m.”. Sarebbe anche in ottima compagnia.