Questa sera a “Rai Scoglio 24” si parla della nuova piattaforma digitale per la cultura lanciata dal ministro Dario Franceschini.
Il progetto, previsto dal Dl Rilancio, ha lo scopo di trasmettere eventi teatrali, musicali e artistici e sostenere il settore dello spettacolo colpito duramente dalla crisi.
La stranezza che racconterà stasera l’inviato Pinuccio è che l’iniziativa, in partenza nel 2021 con l’aiuto di Cassa depositi e prestiti e con il contributo dello Stato di 10 milioni di euro, non avrà come partner la Rai, bensì una società privata, la Chili Spa.
Come mai l’azienda guidata dall’ad Salini non si è proposta per il bando? Perché ha preferito rinunciare? Le motivazioni sono state apparentemente spiegate in una nota stampa: «Viale Mazzini ha scelto di non partecipare, poiché dispone già di una piattaforma on demand – Rai Play – e perché non può produrre contenuti a pagamento».
Secondo alcuni però una soluzione logica si sarebbe comunque potuta trovare: fornire contenuti gratuiti, godendo del contribuito del Governo e utilizzando le strutture già attive e funzionanti corredate, come ben si sa, da un’infinità di canali, direttori e vicedirettori.
È evidente che nella gestione Salini – caratterizzata dalla “generosità” – scarseggi parecchio la razionalità.
Il servizio andrà in onda stasera su Canale 5 (ore 20.35).