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Watly, prosegue l’inchiesta: dubbi e bugie per accedere ai fondi europei

Watly, prosegue l’inchiesta: dubbi e bugie per accedere ai fondi europei

Watly, prosegue l’inchiesta: dubbi e bugie per accedere ai fondi europei

Stasera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) si torna a parlare di Watly, il computer termodinamico che – secondo il suo fondatore Marco Attisani – sarebbe in grado di «purificare l’acqua, generare elettricità, creare connessione a internet e dissetare il pianeta».

Moreno Morello indaga su come sia stato possibile ottenere quasi un milione e mezzo di euro di finanziamento europeo con un progetto che, sul campo, non ha mai offerto nemmeno un bicchiere d’acqua “purificata”.

L’inviato di Striscia ha contattato Accredia, Ente Italiano di Accreditamento il cui logo compare sul documento fornito alla Commissione Europea dalla società di Marco Attisani all’atto della richiesta fondi: «Accredia ha rilevato tutta una serie di stranezze – riporta Morello: il marchio è stato utilizzato in maniera impropria, non sono presenti data e firme dei tecnici e, in conclusione, il rapporto non è stato affatto prodotto dal laboratorio indicato».

A questo si aggiungono le sorprendenti ultime dichiarazioni dell’inventore di Watly sulle capacità depurative della rivoluzionaria macchina: «Quella dell’acqua e sapone era solo un’idea e quella dell’acqua di mare era una bugia bianca». Quindi non solo alcune funzioni della macchina – decantate sul sito della Commissione Europea – sono smentite dallo stesso Attisani, ma il rapporto di analisi di Watly 3.0 sarebbe stato addirittura taroccato.

Striscia la notizia, in attesa che anche gli uffici dell’Unione Europea forniscano ulteriori dettagli e chiarimenti sulla vicenda, continuerà a indagare.

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