News

Lesbo, ancora un incendio nel campo profughi: morta una bambina

Lesbo, ancora un incendio nel campo profughi: morta una bambina

Lesbo, ancora un incendio nel campo profughi: morta una bambina

Mentre tutti gli Stati fronteggiano il Coronavirus, c’è un’altra emergenza che va avanti da mesi e mesi, nel silenzio quasi totale delle istituzioni che dovrebbero gestirla. Parliamo del campo profughi di Moria, sull’isola di Lesbo, dove si è verificato l’ennesimo incendio dovuto alle condizioni disumane in cui sono costretti a vivere i rifugiati e i richiedenti asilo.

Esseri umani ammassati in uno spazio progettato per contenere al massimo 3mila persone e che ne ospita, invece, 21.533 (secondo i dati del governo greco aggiornati al 15 marzo).

L’incendio è divampato all’ora di pranzo, per ragioni non dolose, secondo quanto riportato dagli inquirenti. La bambina e la sua famiglia stavano preparando da mangiare quando le fiamme hanno travolto la sua tenda senza lasciarle scampo.

Qui le immagini raccolte da un operatore di Medici Senza Frontiere sul luogo.



“Questo incendio arriva a soli due mesi da quello scoppiato nel campo di Kara Tepe e a cinque da un altro che aveva colpito Moria a settembre 2019”, ha dichiarato Marco Sandrone, capo progetto di Medici senza frontiere, che con la clinica fuori dal campo sta fornendo cure mediche e supporto psicologico alle persone coinvolte. 

“Questi eventi ci mostrano ancora una volta l’impatto drammatico che possono avere sulla salute fisica e psicologica delle persone che vivono in campi sovraffollati e non sicuri come quello di Moria.
Le autorità europee e greche, che continuano a trattenere le persone in condizioni così disumane, hanno delle responsabilità sul ripetersi di questi terribili episodi. Quante volte ancora dobbiamo vedere le tragiche conseguenze di queste disumane politiche di contenimento prima di evacuare urgentemente le persone dall’inferno di Moria?”, conclude Sandrone.

Lo scorso settembre, poco prima che il campo profughi venisse coinvolto in un altro incendio, Rajae era stata proprio a Lesbo per documentare le condizioni in cui sono costretti a vivere i rifugiati. 

Ecco cosa ci aveva mostrato.


La notizia dell’ennesimo incendio arriva a pochi giorni dall’appello di Medici Senza Frontiere riguardo il sovraffollamento del campo di Moria, un luogo in cui le condizioni di vita renderebbero impossibile il contenimento di un’epidemia di Coronavirus.

“In alcune parti del campo di Moria c’è solo un rubinetto ogni 1.300 persone e il sapone non è disponibile. Famiglie di cinque o sei persone devono dormire in meno di tre metri quadri. Questo significa che le misure raccomandate per prevenire la diffusione del virus, come lavarsi spesso le mani e la distanza sociale, sono semplicemente impossibili” dice la dott.ssa Hilde Vochten, coordinatore medico di MSF in Grecia.

“Siamo in contatto con l’Organizzazione nazionale per la salute pubblica per coordinare le possibili azioni, tra cui attività di promozione della salute e gestione dei casi per i residenti locali e i richiedenti asilo” aggiunge Vochten di MSF. “Ma dobbiamo essere realisti: sarebbe impossibile contenere un’epidemia in insediamenti di questo genere a Lesbo, Chios, Samos, Leros e Kos. A oggi non abbiamo visto un piano di emergenza credibile per proteggere e trattare le persone che vivono nei campi in caso si diffondesee un’epidemia.”

Redazione web Striscia la notizia

Ultime News

tutte le news

Potrebbero interessarti anche...

vedi tutti
Colpi di pistola, risse tra bande e minacce: reportage di Rajae sulle case occupate a Nettuno (Roma), dove regna il terrore

Colpi di pistola, risse tra bande e minacce: reportage di Rajae ...

«Vai a fanc*o. Succhiami il cao…». Così Rajae Bezzaz è stata accolta a Nettuno (Roma), dove stava realizzando un reportage sulle occupazioni abusive nel condominio Rosalba. Tanti gli abitanti che si sono rivolti a Striscia perché vivono nel terrore. «Siamo in galera a casa nostra» commenta un inquilino. Un altro mostra i video delle minacce ricevute: «Se tu esci fuori sei morto. Io sco la tua ragazza e te». E ancora: «Voi dopo bruciate qua, figli di putt*a».

Prima o poi mi sposo… con me stessa! Sologamia, Rajae chiede il parere degli italiani

Prima o poi mi sposo… con me stessa! Sologamia, Rajae chiede ...

Prometto di essermi fedele sempre nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia e di amare e onorare tutti i giorni della mia vita… me stessa! Rajae ci parla di un nuovo tipo di "matrimonio". Ilary e Totti, Brad Pitt e Angelina Jolie, Piquet e Shakira si sono lasciati: la monogamia non sempre funziona e la poligamia è illegale. Ecco perché un'intraprendente 40enne ha deciso di optare per la sologamia, l'auto-matrimonio. E gli italiani cosa ne pensano?

Rajae a San Giuliano Milanese, tra spaccio e bande di giovanissimi fuori controllo

Rajae a San Giuliano Milanese, tra spaccio e bande di giovanissimi ...

«La notte sembra Baghdad, le donne non possono uscire e gli uomini escono armati». Seguiamo la nostra Rajae nel piccolo comune della periferia di Milano, dove da tempo pare sia in corso una guerra tra bande. L'ultimo episodio ritrae dei giovanissimi vandali che frantumano i vetri di oltre 35 macchine, sfortunatamente parcheggiate sul loro cammino. La nostra inviata ne discute con alcuni cittadini, con i presunti interessati e con Mario Segala, sindaco della città

È tempo di Natale, ma quali sono le altre feste nel mondo?

È tempo di Natale, ma quali sono le altre feste nel mondo?

Basta percorrere il "nostro bellissimo stivale" per accorgersi delle diverse tradizioni legate al Natale. C'è chi organizza la cena della vigilia in famiglia e chi privilegia il pranzo di Natale. C'è chi preferisce il pandoro e chi il panettone. Insomma, come ci racconta la nostra Rajae, la diversità è la vera ricchezza delle feste. Scopriamo assieme quindi le festività del resto del mondo: dallo scoppiettante capodanno cinese fino ad arrivare a quello filippino, passando per il...

Il tiktoker maschilista che dice di non pagare le tasse e dipinge il pitbull per postarlo sui social

Il tiktoker maschilista che dice di non pagare le tasse e dipinge ...

Rajae Bezzaz ci parla di Luca Scazzi, barbiere abusivo e tiktoker provocatorio. È diventato virale sui social con alcuni video su un "incrocio" tra un cane e un leopardo: in realtà un pitbull a cui è stato dipinto il manto, cosa che ha fatto imbestialire varie associazioni animaliste, e non solo. Ma Scazzi fa arrabbiare un po' tutti. Non pagare le tasse è libertà, per lui. Gli stranieri sono "Maomao" e le donne dovrebbe stare o a casa a lavare i piatti o al massimo la...

"Una poltrona per due" è razzista o si prende gioco dei razzisti?

A Natale c'è una certezza: "Una poltrona per due". Ma su Vanity Fair Martina Barone parla di "razzismo intrinseco", di una "mentalità spregevole figlia di un passato di cui vergognarsi", di un film "offensivo, reazionario, antiprogressista". Stupita, Rajae Bezzaz sottolinea di aver sempre pensato che il film si prendesse invece gioco di personaggi razzisti e spilorci, smontandoli con ironia. Così l'inviata intervista molti italiani su questi temi

Violenza di genere: quando le vittime vengono allontanate e il carnefice rimane a casa

Violenza di genere: quando le vittime vengono allontanate e il ...

Rajae Bezzaz raccoglie la testimonianza di una donna il cui compagno è diventato aggressivo e violento. "Se mi denunci ti uccido o mando qualcuno a ucciderti" le avrebbe detto, minacciandola pure con un coltello. A seguito di una lite, madre e figli sono stati soccorsi e collocati in una struttura. Ma sono passati mesi. Perché la donna e i suoi bambini devono rinunciare alla loro casa? L'inviata va a parlare con l'uomo, che reagisce aggressivamente

Il pilota di rally e il raggiro del bonifico non proprio istantaneo...

Il pilota di rally e il raggiro del bonifico non proprio istantaneo...

Rajae Bezzaz torna a parlarci dell'ex pilota di rally di montagna che a Brescia ha promesso un'abitazione non di sua proprietà a varie persone e si è fatto versare migliaia di euro di caparra, anche da giovani studenti universitari. L'uomo ha anche comprato oggetti di lusso con un trucco sui bonifici. Fingeva di farne uno istantaneo, poi diceva di aver avuto un problema e infine bloccava il versamento ordinario. Sentiamo i particolari nel servizio

Minorenni, meno trucchi estetici e più

Minorenni, meno trucchi estetici e più "filtri" per le app che ...

Recenti studi dicono che i filtri di bellezza che troviamo ormai su quasi tutti i nostri smartphone possono spingere le persone di ogni età ad avere una visione distorta e irreale del proprio corpo e del proprio viso. Anche i dirigenti di TikTok si stanno interrogando sul tema. Rajae Bezzaz ci ricorda che a rischiare di più sul piano psicologico ed emotivo sono soprattutto le nuove generazioni e raccoglie i pareri di molte persone sull'uso di queste app che cambiano la nostra identità fis