L'imprenditore ha provato a tendere un tranello ad Antonio Ricci. Da qui è scattata l'ultima (in ordine di tempo) consegna del trofeo di Striscia la notizia. Trofeo che, per l'occasione, si è rifatto il look. Ma quella non è stata l'unica volta in cui il fondatore di Eataly è stato raggiunto da Valerio Staffelli.
Nel 2017 Oscar Farinetti voleva fare uno scherzo ad Antonio Ricci e… ha ricevuto un Tapiro d’oro, l’ultimo (ad oggi). Il fondatore di Eataly, 69 anni il 24 settembre 2023, in vista della presentazione del libro Me Tapiro del padre di Striscia, aveva chiesto a Valerio Staffelli di consegnargli di nascosto un cinghiale di bronzo per vendicarsi dei due trofei ricevuti in passato. Il tapiroforo aveva fatto finta di stare al gioco, mentre, ovviamente, appena chiusa la chiamata, aveva avvisato subito Antonio Ricci e insieme hanno concordato una strategia per rispondere al pacco con un contro pacco. Così quando Farinetti si è alzato in piedi e ha annunciato di avere in serbo una sorpresa per l’autore del tg satirico, l’inviato ha aperto la borsa e ha tirato fuori il Tapiro per l’imprenditore. «Bastardo!» ha esclamato l’attapirato alla vista del trofeo con i baffi, per poi scoppiare a ridere e ammettere: «Ho fatto una c*****a a pensare di truffare Ricci».
Gli altri due Tapiri a Oscar Farinetti? Partono dagli scaffali di Eataly
Ma per arrivare al suo primo Tapiro dobbiamo andare indietro di tre anni. Colpa della catena di distribuzione alimentare Eataly che ha fondato nel 2004, nei cui punti vendita, secondo alcune segnalazioni arrivate al tg satirico erano presenti gadget e borse provenienti dalla Cina e dal Bangladesh. «Non possiamo pretendere di vendere solo i nostri prodotti all’estero e non comprare niente. Siccome io in Cina vado volentieri e vendo prodotti italiani ho trovato una fabbrica che fa cotone organico fantastico quindi i miei container che vanno li a portare le nostre cose, tornano con le loro borse. Così noi siamo contenti e loro anche», ha spiegato Farinetti a Staffelli sempre a partire dalle segnalazioni dei telespettatori di Striscia. Nel 2016 è scattato il raddoppio. Nel mirino, in questo caso, la presenza di prodotti scaduti e reitichettati negli store di Eataly a New York. Ai microfoni del tg satirico il fondatore della catena ha chiarito: «Ammetto che si tratta di un errore grave, ti ringrazio per avermelo fatto notare. Chiamerò subito in America per avvertire i miei referenti».