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Rai, la Corte dei Conti chiede di eliminare sprechi e inefficienze

Rai, la Corte dei Conti chiede di eliminare sprechi e inefficienze

Rai, la Corte dei Conti chiede di eliminare sprechi e inefficienze

“È necessario che la Rai ponga in essere ogni misura organizzativa, di processo e gestionale, per eliminare inefficienze e sprechi, assicurando un maggior contenimento dei costi e migliorando l’equilibrio economico e gestionale, viste le perdite, per il terzo anno consecutivo, di conto economico”. Ad affermarlo è la Corte dei conti che segnala come, per il terzo anno consecutivo, la Rai continui ad accusare delle perdite.

Striscia da tempo si occupa degli sprechi della tv di Stato e nell’ultimo periodo ha sottolineato diverse inefficienze grazie a Pinuccio e alla sua rubrica “Rai Scoglio 24”. Tempo fa, per esempio, avevamo notato che l’edizione notturna dei TGR costerebbe più degli altri telegiornali della rete, pur riproponendo gli stessi servizi dell’edizione delle 19.


Dopo i servizi di Striscia che avevano messo in luce questo sperpero di denaro pubblico, la maggioranza del Cda aveva votato per la cancellazione, non senza il consueto strascico di polemiche da parte dell’Usigrai.


Il nostro inviato aveva anche segnalato la presenza di un canale mai acceso, il canale inglese; finanziato dallo Stato, il cui direttore era stato spostato a capo della Direzione di altre strutture.

Tornando ai dati emersi dai conteggi dela magistratura contabile, per mantenere le sedi Rai, sia in Italia che all’estero, la Tv di Stato spende ogni anno oltre 70 milioni di euro. Numeri poco giustificabili, se si considera che rappresentano – come si legge su La Verità – il 70% di tutti gli introiti di una tv come La7.
Su questo fronte pesa non poco l’ormai celebre Rai Corporation, faraonica (soprattutto in merito ai costi) sede USA, in liquidazione ormai da tempo e che solo nell’ultimo anno ha comportato un onere di ben 7 milioni. In merito ai costi delle sedi all’estero, il servizio pubblico non ha mai saputo dare grandi spiegazioni.

Nel corso dell’ultima stagione il nostro tg satirico aveva anche fatto un’inchiesta su San Marino Rtv, la tv di stato della Repubblica di San Marino, con un capitale sociale costituito per metà dalla Rai: per via di un accordo tra il ministero degli Esteri italiano e quello di San Marino, l’emittente della Repubblica riceverebbe un contributo dall’Italia pari a 5 milioni di euro l’anno; dopo i nostri servizi i 5 milioni sono stati congelati.

Le inchieste di Striscia e Pinuccio sulla Rai non passano di certo inosservate e numerose volte sono anche approdate in Parlamento.

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