Un uccellino incastrato negli elastici di una mascherina chirurgica, tra le mani di una donna che prova a liberarlo anche se ormai è troppo tardi.
È questa la foto che ha commosso migliaia di persone in tutto il mondo, tanto da girare sui social e diventare virale. Rappresenta l’emblema delle conseguenze che le azioni dell’uomo hanno sulla natura e l’ambiente circostante.
Da settimana infatti è scattato l’allarme per le mascherine e i guanti abbandonati per le strade, nei parchi, ovunque capiti di trovarsi.
Un problema dal duplice aspetto, sia per la sicurezza degli stessi esseri umani nell’immediato, dato che i dispositivi – se utilizzati da persone positive al Covid – potrebbero essere infetti, sia degli animali e dell’ecosistema.
Mascherine e guanti, infatti, sono spesso realizzati con materiali non biodegradabili e trattati con sostanze chimiche inquinanti.
L’educazione, civica e non solo, vorrebbe che nessun oggetto venisse abbandonato nell’ambiente, a maggior ragione di questo genere.
Ora però, sono in molti a commuoversi di fronte alle immagini del povero uccellino rimasto imbrigliato nella mascherina agganciata a un albero per due giorni.
Il post che ha fatto il giro del mondo è di Sandra Denisuk, canadese che ha spiegato come il piccolo volatile non sia sopravvissuto e sia stato quindi “vittima della negligenza umana”.
DO NOT THROW AWAY YOUR MASKS OR GLOVES ON THE GROUND. This bird is innocent victims of mans carelessness.. Animals…
Pubblicato da Sandra Denisuk su Lunedì 13 aprile 2020
Già da qualche settimana abbiamo iniziato a mostrarvi come anche in Italia il fenomeno delle mascherine abbandonate non sia da sottovalutare.