"Vai!" di Alfa assomiglia un po' troppo a "Run" dei One Republic? È quanto si sono chiesti in molti, da quando la canzone con cui il cantante e rapper di Genova (vero nome Andrea De Filippi, nato nel 2000) è in gara al Festival di Sanremo.
Fin dalla prima esecuzione, sui social sono apparsi molti confronti tra il brano di Alfa, Vai! e Run dei OneRepublic, gruppo americano di grande successo fondato a Colorado Springs nel 2002, che ha venduto 16 milioni di copie nel mondo. Due mondi, quello di Alfa e quello dei OneRepublic, che in apparenza hanno ben poco in comune. Forse solo una canzone, anzi, due, che però si assomigliano in tutto, pure nel titolo. Quella di Alfa è Vai!, quella dei OneRepublic Run, che vuol dire “Corri”, che non è proprio la stessa cosa, ma la ricorda da vicino. E non è la prima volta che a Sanremo si fanno confronti di questo tipo. Anzi, più che un’eccezione, le somiglianze tra canzoni diverse sono una regola, in quel di Sanremo.
Basta scorrere questa cronologia.
Sanremo 2018: Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro
Un esempio è di sicuro il brano che ha vinto la 68esima edizione della kermesse canora, Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro. Non sentite anche voi delle somiglianze con Silenzio dello stesso Ermal Meta?
2016: Il primo Tapiro Noemi perché il suo brano ricorda Nella borsa di una donna di Faletti
Noemi ha ricevuto il suo primo Tapiro d’oro nel 2016, perché secondo alcuni giornalisti la sua canzone La borsa di una donna ricorda in più punti Nella borsa di una donna di Giorgio Faletti. Sul presunto plagio, lei ha così risposto a Valerio Staffelli: «Non lo sapevate? A noi non importa niente del regolamento (ndr. che prevede solo brani inediti in gara), quando le cose sono belle, sono belle…».
2004: Paolo Meneguzzi e Andrea Mingardi nell’occhio del ciclone
Nel 2004 a finire al centro del ciclone è Guardami negli occhi di Paolo Meneguzzi, uno dei brani più segnalati a Striscia la notizia a causa dell’andamento ritmico molto simile a My Way di Usher. Anche Andrea Mingardi e la sua È la musica però non ne escono indenni. La “colpa” è di See You Later Alligator di Bill Haley & His Comets.
2003: nuovo Tapiro per Fausto Leali che somiglia a Mina
Nel 2003, dopo qualche anno di assenza, torna in gara Luca Barbarossa. Però la struttura armonica del suo brano Fortuna sembra aver preso una forte “ispirazione” da Il bandito e il campione di Francesco De Gregori. La stessa “ispirazione” che è costata un nuovo Tapiro a Fausto Leali, poiché la sua Eri tu ricalca più di una canzone: Fallin’, hit mondiale di Alicia Keys e Il pazzo di Mina. Striscia ha inoltre segnalato che Tonight dei Negrita sembrerebbe Elevation degli U2. Anche A storia ’e nisciuno di Nino D’Angelo avrebbe somiglianze con Aicha di Khaled. Infine, la sfortunata Sarà, canzone di Amedeo Minghi, avrebbe qualcosa in comune con Per noi innamorati di Gianni Togni.
2002: anno d’oro per i Tapiri di Striscia la notizia
Il 2002 è un anno d’oro per l‘iconico trofeo di Striscia. Staffelli, per motivi di presunto plagio, l’ha consegnato a diversi artisti: Enrico Ruggeri (la sua Primavera a Sarajevo somiglierebbe a ’O sarracino di Renato Carosone), Fausto Leali e Luisa Corna (Ora che ho bisogno di te avrebbe dei richiami di Do That to Me One More Time di Captain & Tennille) e Francesco Renga (Tracce di te suonerebbe un po’ come Due grosse lacrime bianche di Iva Zanicchi e I’ll Be There di Michael Jackson).
Sanremo 2001: i Sottotono sembrano gli ‘N Sync. Consegna con aggressione per Staffelli
Durante quest’edizione il caso forse più palpabile è quello di Mezze verità dei Sottotono che, come dimostrato da più servizi dell’epoca, è quasi uguale a Bye Bye Bye degli ’N Sync. Valerio Staffelli ha allora provato a consegnare il premio al gruppo, ma uno dei due cantanti, fingendosi educato, ha baciato e abbracciato l’inviato stringendolo violentemente, senza tuttavia difendersi dalle accuse di plagio. Si scoprirà poi che Staffelli è finito al pronto soccorso…
Nel 2000, oltre a Con il tuo nome di Ivana Spagna (di cui parleremo dopo), suonavano già sentite anche Non dirgli mai di Gigi D’Alessio (Quando lui ti chiederà di me dei Pooh) e Raccontami di te di Marco Masini (confrontatela con la sua T’innamorerai).
1999: Grignani uguale a Spandau e Albano uguale a Masini
Eccoci poi al 1999 che, dopo anni di assenza, vede il ritorno in gara di Nada. Ma la sua Guardami negli occhi ricorderebbe In Your House dei The Cure. Tra le tante segnalazioni che abbiamo ricevuto quell’anno, molte si riferivano a Il giorno perfetto di Gianluca Grignani, accusata di rimandare a Through the Barricades degli Spandau Ballet. Inoltre, Come sei bella di Massimo Di Cataldo, sembrava simile ad Así Es La Vida di Ricky Martin. Che dire poi di Un inverno da baciare di Marina Rei, che si sarebbe ispirata a Peter Gabriel? Per non parlare infine di Al Bano: la sua Ancora in volo sarebbe uguale a Il niente di Marco Masini.
1997: Laura non c’è, ma nella canzone di Nek c’è un po’ di Gianni Bella
Tra i brani in gara quell’anno, tuttora molto famosi, c’è sicuramente Laura non c’è di Nek, una specie di omaggio a Più ci penso di Gianni Bella. E non solo: in quell’edizione, vinta dai Jalisse, non sembravano totalmente inedite anche Voglio un Dio di Petra Magoni (ascoltate Grande di Paolo Vallesi), Sei tu di Syria (Averti tra le braccia di Luigi Tenco) e Non ami che te di Fausto Leali (Sterili di Renato Zero).
1995, 1998, 2000: Ivana Spagna fa tripletta
Nel 1995 è Gente come noi di Ivana Spagna a finire nel mirino del tg satirico di Antonio Ricci. La canzone, con la quale Spagna ha fatto il suo debutto al festival, richiamava Last Christmas degli Wham! Tre anni dopo tocca a E che mai sarà, accusata di essere la copia di Gente come noi che, come detto, rimandava a Last Christmas. Nel 2000 è invece il turno di Con il tuo nome, che ricordava la colonna sonora del film Braveheart di Mel Gibson.