Nel 2019 l'ex ministro in quota 5 Stelle ha ricevuto il trofeo di Striscia la notizia per un'intervista e un fuori onda (offensivo) del Leader di Italia Viva.
In occasione del compleanno di Alfonso Bonafede il 2 luglio, vi riproponiamo il Tapiro d’oro che l’ex ministro della Giustizia ha ricevuto da Valerio Staffelli. L’inviato l’ha raggiunto a Roma per consegnargli il trofeo a causa delle critiche rivoltegli da Matteo Renzi in un’intervista rilasciata al TG5. Quest’ultimo, infatti, ha definito Bonafede un incompetente che «non sa di che cosa sta parlando», per poi rincarare la dose in un fuori onda, in cui si è detto d’accordo con il giudizio «non capisce un ca…o» pronunciato dal giornalista.
Alfonso Bonafede ringrazia Renzi per il Tapiro
L’ex ministro della Giustizia accetta volentieri il Tapiro d’oro e afferma di non essere affatto “attapirato” per la dichiarazione sgradevole del Leader di Italia Viva, che, anzi, ringrazia pubblicamente per avergli fatto guadagnare il primo, e spera ultimo, trofeo di Striscia la notizia. In realtà, come suggerisce la voce fuori campo di Ezio Greggio, Bonafede ne meriterebbe anche un secondo per la gaffe fatta durante la trasmissione Porta a Porta, in cui ha dichiarato: «Quando per un reato non si riesce a dimostrare il dolo e quindi diventa un reato colposo, ha termini di prescrizione molto più bassi». L’ex ministro della Giustizia, quindi, prova a difendersi dalle accuse in base alle quali non sarebbe a conoscenza della differenza tra reato colposo e doloso, ammettendo di aver commesso un errore dettato dal voler semplificare il più possibile un concetto complesso, con il fine di renderlo comprensibile per il pubblico e adatto al contesto televisivo. Bonafede accetta tutte le critiche, poiché lo spronano a migliorare nel suo operato e dichiara fermamente di non voler ribattere alle accuse di Renzi, se non con un ringraziamento per avergli permesso di ricevere l’iconico premio di Striscia.