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Bonus cultura, cosa cambia e chi ne ha diritto

Bonus cultura, cosa cambia e chi ne ha diritto

Bonus cultura, cosa cambia e chi ne ha diritto

Negli ultimi giorni, il Governo Meloni sembrerebbe aver discusso anche del Bonus cultura da 500 euro (18 App) per i neodiciottenni. Dopo le varie polemiche, la misura non verrà cancellata ma solo revisionata così da restringere la cerchia dei beneficiari e imporre uno stop alle truffe.

Striscia la Notizia, dall’introduzione da parte dello Stato del Bonus cultura, ha seguito le varie evoluzioni dell’utilizzo dello stesso, tra cui molte irregolarità. Purtroppo, oltre ai ragazzi che lo hanno sfruttato correttamente per attività culturali, c’è chi ha cercato di raggirare la legge per intascarsi i soldi e commettere delle truffe. Luca Abete ne ha smascherate alcune.

Da 18app a Carta G, il nuovo Bonus cultura: cosa cambia?

Sono in atto dei cambiamenti per il Bonus cultura 18app, introdotto dal governo Renzi nel 2017. Infatti, oltre al cambio nome che potrebbe variare in Carta G., sono in arrivo delle novità per i destinatari.

L’importo resterà lo stesso, 500 euro, e sarà destinato sempre ai neomaggiorenni, ma con una modifica: soglia Isee a 35 mila euro e voto a scuola. Il bonus, quindi, sarà riservato a pochi eletti: andrà a chi rientra nel requisito reddituale, relativo al nucleo familiare di appartenenza, oppure sarà riservato a chi supererà l’esame di maturità con il voto massimo, cioè 100. Per chi fosse in possesso di entrambi i requisiti, non si esclude la possibilità che possa beneficiare di un raddoppio del bonus, da 500 a mille euro.

Cosa si può acquistare con il Bonus cultura?

Il bonus continuerà ad essere utilizzato per attività culturali di cui beneficeranno i giovani percettori : dall’acquisto di libri a biglietti per concerti, fino ad altre spese legate sempre all’ambito culturale che verranno definite a gennaio.

Tuttavia, Roberto Lipari aveva scoperto nel 2020 come su Amazon, fosse possibile acquistare libri assurdi (dai titoli già di per sé discutibili) utilizzando il Bonus cultura.

Inoltre, Striscia la notizia ha continuato a seguire gli sviluppi del Bonus, trattando altre truffe che erano state messe in atto tra esercenti commerciali e neomaggiorenni. Luca Abete aveva fatto visita ad alcune cartolerie “furbette”.

Per evitare che si commettano gli stessi errori del passato, il governo sta pensando alle possibili sanzioni per gli esercenti che si dovessero accordare con i percettori del reddito, mettendo in atto truffe (per ricavarne i contanti) organizzate con i fondi dello Stato.

A proposito di questo, il Tg satirico ha consegnato a Matteo Renzi un Tapiro d’oro a causa della spartizione dei 500 euro del Bonus cultura tra commercianti e studenti.

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