News

Candidopoli, prime pene per le liste “a loro insaputa” di L’ Altra Italia

Candidopoli, prime pene per le liste “a loro insaputa” di L’ Altra Italia

Candidopoli, prime pene per le liste “a loro insaputa” di L’ Altra Italia

Arrivano le prime pene per il caso che fu chiamato “Candidopoli”, l’inchiesta sul movimento “L’Altra Italia” che alle amministrative del 2020 ha presentato liste in più di venti piccoli Comuni in tutta Italia e che candidava anche cittadini “a loro insaputa”. Arriva, oggi 3 febbraio, la notizia: due patteggiamenti e tre rinvii a giudizio. L’accusa era violazione delle norme elettorali.

Il sistema “Candidopoli”, cosa era successo?

Liste clonate e candidati che non sapevano di esserlo. L’indagine di “Candidopoli”, che interessava una ventina di piccoli Comuni italiani, era stata condotta dalla Guardia di Finanza di Padova, su mandato della Procura di Rovigo. A seguito dei servizi di Striscia la notizia, erano state smascherate liste di candidati formate da soggetti iscritti, per la maggior parte dei casi, senza il loro consenso. Il sistema era stato orchestrato dal movimento politico “L’Altra Italia”, che si presentava come un partito di estrema destra. I finanzieri della Procura di Rovigo avevano nel 2021 eseguito sette misure cautelari personali. Agli arresti domiciliari era finito il fondatore del partito Cosimo Damiano Cartelli. Altre quattro erano state chiamate all’obbligo di firma e per due consiglieri comunali, già eletti, era scattata l’interdizione per un anno dalle rispettive cariche.

2 patteggiamenti e 3 rinvii a giudizio per il caso “Candidopoli”

Nella giornata del 3 febbraio arrivano le prime pene e tre rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Candidopoli” smascherata dalla Guardia di Finanza di Este (PA). Hanno scelto la via del patteggiamento il 59enne Francesco Foti di Rovigo, presidente del partito “L’Altra Italia” ed eletto nel 2019 come consigliere comunale a Barbona (una delle elezioni che avevano insospettito gli inquirenti) e il 51enne leccese Gianluca Trisiello, eletto consigliere a Roccantica in provincia di Rieti. Foti ha patteggiato due anni, Trisiello 15 mesi. Per il fondatore di “L’Altra Italia” Cosimo Damiano Cartelli e altri due esponenti del movimento c’è stato il rinvio a giudizio, quindi affronteranno il processo. All’interno dell’indagine indagate 15 persone, sia membri del direttivo del partito, sia pubblici ufficiali che hanno violato il Testo unico delle leggi per le elezioni degli organi delle amministrazioni comunali. Tutto era partito da Barbona in provincia di Padova, fino a estendersi al Sud Italia tra Foggia e Lecce.

Durante l’investigazione del tg satirico, Pinuccio ha continuato a indagare i misfatti della lista “L’Altra Italia” fino a ottenere una vittoria “politica”. Infatti, anche grazie ai servizi di Striscia la notizia, il Senato ha approvato una legge che prevede la raccolta delle firme anche per potersi candidare nei comuni sotto i 1000 abitanti.

Ultime News

tutte le news