Continua l’inchiesta di Striscia la notizia, che da oltre un mese si occupa del caso della vendita di armi alla Colombia con presunto intermediario Massimo D’Alema: un affare da 4 miliardi per Leonardo e Fincantieri, con 80 milioni di euro di possibili provvigioni per i mediatori. Ieri alla commissione Difesa del Senato l’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo – incalzato dal senatore Maurizio Gasparri – ha ammesso ufficialmente il coinvolgimento dell’ex premier nella trattativa, pur specificando che non aveva un mandato.
Nel servizio in onda questa sera, l’inviato del Tg satirico spiega che, però, mancano ancora i chiarimenti dell’ad Giuseppe Bono di Fincantieri, l’altra società a partecipazione statale coinvolta nell’affare.
Ecco le serissime domande che Pinuccio ha posto all’ufficio stampa dell’azienda, che ha comunicato all’inviato di avere tutte le risposte, ma di preferire tacere dato che «Pinuccio tratta l’argomento da avanspettacolo».
1 D’Alema aveva già avuto rapporti di consulenza – anche attraverso altre società – con Fincantieri?
2 Fincantieri aveva autorizzato la società Robert Allen Law a organizzare l’incontro a Bogotà?
3 Perché Giancarlo Mazzotta, l’ex sindaco di Carmiano vicino a D’Alema, era in possesso dei passaporti dei manager Fincantieri che dovevano andare a Bogotà?
4 Alla famosa videocall organizzata da D’Alema con il ministro della difesa colombiano, oltre all’amministratore delegato di Leonardo ha partecipato anche l’ad di Fincantieri?
Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35).