La tratta Aosta – Chivasso – Torino continua a essere al centro di polemiche. I disservizi sulla linea continuano e ancora una volta sono gli stessi pendolari a dare voce a questo disagio. Dalle riaperture delle scuole sono numerosi i regionali che non sono mai arrivati in orario, anche a causa delle tante fermate lungo il tragitto, e i pendolari tuonano che in varie stazioni non sale o scende nessun passeggero.
I treni spesso viaggiano con tutti i posti occupati e quindi con i corridoi pieni di gente. La tratta interessata è da Ivrea a Torino (si parla di un’ora e un quarto di viaggio) e il disagio è tale al punto da definire questi treni ‘pollaio’ per la grande quantità di persone ammassate come negli allevamenti intensivi.
Torino-Aosta, la tratta da incubo già su Striscia
I passeggeri avviliti avevano già contattato il nostro tg satirico. Capitan Ventosa era salito su uno dei tanti treni della linea e aveva anche constatato che, nonostante l’app di Trenitalia segnalasse un sacco di posti liberi, la realtà dei fatti era ben diversa.
Solite ore di ordinaria disperazione
Fino ad arrivare alla lamentela ‘disperata’ di una pendolare, che dalle pagine di Giornalelavoce.it ha dichiarato: “Oggi 02/11/2022 il regionale veloce 2717 da Torino per Aosta è riuscito ad accumulare addirittura 40 min ritardo. Sempre oggi il regionale veloce 2732 da Aosta per Torino è stato limitato ad Ivrea ed è arrivato con 40 minuti di ritardo; il cambio da Ivrea a Torino in coincidenza con il 2732 ha accumulato un’ora di ritardo. Di tutto ciò nulla è stato comunicato ai passeggeri né stamane né oggi pomeriggio. Inoltre, oggi pomeriggio in stazione ad Ivrea non è stato neppure segnalato che sarebbe partito in precedenza il regionale 11334. I passeggeri del 2732 semplicemente se lo sono visti passare davanti al naso.”
Secondo l’ex consigliere comunale Andrea Bernardino, sarebbero stati aggiunti vecchi treni regionali con 5 ampie carrozze, anziché i nuovi fiammanti che risultano essere piccoli e poco capienti. Un piccolo passo in avanti, perlomeno per la questione degli spazi, arrivato proprio in seguito al servizio di Capitan Ventosa.
