Si è scatenata una bufera nel mondo social contro Barilla in seguito al videomessaggio dell’azienda in cui si parlerebbe di insetti utilizzati come alimenti. Non è chiaro se quella di Barilla sia una proposta o una semplice indagine.
Barilla lancia una provocazione ai suoi consumatori
Il noto marchio di pasta è al centro del ciclone per aver fatto riferimento al consumo di insetti nella dieta degli italiani. Infatti, il video di 45 secondi è diventato virale e ha attirato l’ira dei consumatori.
“Vogliono mettere gli insetti nella pasta? Se la possono tenere”, “Io non mangio insetti”, “E il concetto di Made in Italy? Si fa con gli insetti?”, ecco alcuni dei messaggi. E continuano i commenti negativi: “Vogliono davvero fallire”, “Ma la tradizione italiana la top quality food dove è andata a finire?”, “Se vero, bye bye Barilla”, “A casa mia sono anni che il signor Barilla non entra più”.
“Perché non provate gli insetti?”, il suggerimento
Il video che sta girando sul web ha come protagonista l’attore testimonial Carmine del Grosso che si espone in considerazioni poco apprezzate dal web: “Io non ho ancora assaggiato gli insetti, eh, però mi hanno detto che le formiche sanno di nocciole, e i coleotteri di pane integrale. In abbinata sarebbero perfetti per la colazione”, dice l’attore che esorta a provare gli insetti come cibo quotidiano seguendo le orme di diversi paesi asiatici ma anche europei.
Quello che lascia però sconvolti i consumatori è la domanda di Fondazione Barilla: “gli insetti sono diventati di interesse anche in Europa, come fonte di proteine ad alta qualità e a basso impatto ambientale. E tu cosa ne pensi?”
Come ricorderete, Striscia la Notizia si era occupata dei “nuovi alimenti”: l’inviata Rajae si era già avventurata nel nuovo mondo dei food blogger che inseriscono tra i comuni alimenti anche insetti, e aveva proposto ai cittadini qualche “gustoso assaggino”.
Tornando a Barilla, l’azienda ha cercato di placare gli animi con un messaggio chiarificatore: “non abbiamo annunciato il lancio di nessuna pasta prodotta con farina di insetti, nemmeno alcuna volontà o interesse aziendale in tal senso”.