Un incendio è scoppiato nella periferia nord di Napoli, tra il decimo e l’undicesimo piano dell’edificio. Non si conoscono le cause, Striscia si era già occupata di un caso simile nel 2019 con Luca Abete, quando si incendiarono i rifiuti accumulati in un altro palazzo.
Le Vele di Scampia a Napoli sono state costruite dopo il terremoto del 1980 e sono state per molti anni il simbolo del degrado delle periferie e dello spaccio di droga. La sera del 30 agosto 2023, poco dopo le 22, come racconta il quotidiano Il Mattino, la Vela Rossa di Scampia è andata in fiamme il decimo e l’undicesimo piano. I Vigili del Fuoco che sono giunti rapidamente sul posto ma le operazioni di spegnimento che, però, si sono rivelate molto più complesse del previsto. È forte lo spavento nel quartiere. Sono ancora ignote le cause delle fiamme e sono in corso delle indagini. È la seconda volta che scoppia un incendio alle Vele di Scampia, negli ultimi due mesi. Era già accaduto nella notte tra il 23 e 24 luglio 2023, in quel caso il rogo aveva coinvolto la Vela Gialla ed era partito dall’interno di un seminterrato. Striscia la notizia si era già occupata del caso nel 2019 con alcuni servizi di Luca Abete.
L’incendio alle Vele di Scampia del 2019
Luca Abete già nel 2019 aveva documentato con una diretta Instagram un incendio in uno degli edifici alle Vele di Scampia, precisamente alla Vela Gialla. L’inviato aveva denunciato che all’interno ci sono montagne di rifiuti accumulati che nessuno raccoglie. E mentre i Vigili del Fuoco domavano le fiamme, Abete si è soffermato a parlare con alcune persone che hanno occupato gli appartamenti all’interno del complesso e vivono in condizioni di degrado. Alcuni addirittura sono lì da 18 anni.