Oltre 10mila metri quadrati di rifiuti e auto bruciate: una discarica a cielo aperto. Ci troviamo a Palermo e la zona in questione è il quartiere Zen 2, dove i bambini e ragazzi della zona sognano da anni una piazza che non c’è, che sarebbe la prima e unica del quartiere. È stata disegnata, colorata, è stato realizzato anche un plastico, ma nella realtà nulla è stato fatto. E questo nonostante le svariate promesse.
Lo Zen 2 (Zona Espansione Nord) è un’area che rappresenta ancora oggi una questione irrisolta all’interno del tema della rigenerazione urbana delle periferie italiane.
“Noi non chiediamo la piazza, la pretendiamo”, manifestano i cittadini
L’ultima dichiarazione dell’ex assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone risale a un anno fa, ed era stata fatta ai microfoni di Stefania Petyx: “I lavori nell’area per realizzare la piazza partiranno entro l’estate”, aveva detto.
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L’estate è trascorsa, l’autunno è arrivato, ma di lavori non se ne ha traccia.
La prima promessa risale alla fine del 2020, quando era stato annunciato che i lavori sarebbero presto iniziati. Nulla di fatto. Da qui il ritorno sul luogo di Stefania Petyx alla fine del 2021. Anche la seconda promessa però non è stata mantenuta.
Il progetto c’è, i soldi pure, ma i lavori non sono mai partiti
L’area di oltre 10mila metri quadrati, dove dovrebbe nascere la piazza, veniva e viene presentata come uno spazio edificabile per sistemare i vari servizi per i residenti (soprattutto bambini e ragazzi) della zona.
Una delibera del Consiglio comunale con ‘esecuzione immediata’ aveva approvato la variante urbanistica per realizzare il progetto, per una cifra che avrebbe dovuto aggirarsi intorno ai 3 milioni di euro, soldi che la Regione si era impegnata a trovare.
Il presidente dell’associazione Laboratorio Zen Insieme Fabrizio Arena, interpellato da La Repubblica ha dichiarato: “All’inizio del 2021 era stato presentato il progetto ai bambini della piazza che loro avevano immaginato. Sembrava tutto molto concreto. I passaggi da seguire erano chiari: prima la variante urbanistica, poi gli espropri nell’area privata, poi i lavori. Ma non abbiamo saputo più nulla dell’avanzamento dell’iter burocratico.”
Ora per far continuare i lavori serve il via libera da parte dell’assessorato regionale Territorio e Ambiente che deve dare l’approvazione definitiva alla variante urbanistica.
Ai residenti dello Zen 2 non resta ancora che aspettare o sperare.