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Mafia, commerciante che denunciò chi gli chiese il pizzo e bruciò la sua casa chiede al procuratore di Palermo di tutelare la sua famiglia

Mafia, commerciante che denunciò chi gli chiese il pizzo e bruciò la sua casa chiede al procuratore di Palermo di tutelare la sua famiglia

Mafia, commerciante che denunciò chi gli chiese il pizzo e bruciò la sua casa chiede al procuratore di Palermo di tutelare la sua famiglia

«Non mi sento sicuro. Ho chiesto al Procuratore Capo di Palermo di tutelare la mia famiglia», dichiara stasera ai microfoni di Striscia Giuseppe Balsamo, titolare di un negozio compro oro nel quartiere Noce di Palermo che nel 2014 aveva avuto il coraggio di denunciare i suoi estorsori.

All’epoca due malviventi svaligiarono la sua abitazione e, dopo averlo minacciato «Ora vediamo se ti spaventi», legarono lui e la moglie costringendoli ad assistere al rogo della loro casa. Poi, grazie alle sue denunce, quasi tutti gli estorsori vennero arrestati.

«Quando ho denunciato non ho ricevuto nessuna solidarietà dagli abitanti del quartiere. Ancora oggi mi guardano come se avessi fatto qualcosa di male», dice l’imprenditore.

A conferma di ciò Stefania Petyx ha provato a intervistare i commercianti del quartiere Noce, ma molti dichiarano di non ricordare la storia di Giuseppe o si schermiscono affermando di lavorare in quella zona da meno di due anni.

In attesa di ascoltare la storia di Giuseppe Balsamo, questa sera a Striscia, ecco il racconto di un altro imprenditore, Ignazio Cutrò, minacciato dalla mafia nel 1999.

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