Come inno del PdL non venne scelto un brano del cantautore partenopeo e "chansonnier" di Berlusconi. Inevitabile la consegna del premio di Striscia la notizia. Il raddoppio tre anni dopo.
Tutti lo conoscono per essere (stato) lo “chansonnier” di Silvio Berlusconi e proprio in qualità di quello Mariano Apicella, 61 anni il 14 settembre 2023, ha ricevuto il suo primo Tapiro d’oro di Striscia la notizia. O meglio il premio del tg satirico gli è stato attribuito perché, con grande stupore, non era suo l’inno scelto nel 2008 dal Popolo della Libertà, ma del collega Andrea Vantini. Insomma tutta colpa di Menomale che Silvio c’è. «Non sono attapirato», ha commentato il cantante partenopeo quando Valerio Staffelli l’ha raggiunto. «Non c’è nessun contratto che dica che Berlusconi debba scrivere in esclusiva con me le canzoni. Io con lui ne ho scritte 80, quindi ho la maggioranza», ha aggiunto Apicella. «Una volta eravate legatissimi, anzi pappa e ciccia», ha detto l’inviato. «Non dica ‘eravamo’, siamo ancora pappa e ciccia… Io non faccio canzoni su ordinazione. A parte questo, poi io sono ispirato più dalle canzoni d’amore che dagli inni dei partiti, forse anche per questo che lui non me lo ha chiesto, perché lo sa», ha concluso il cantante.
Un solo biglietto venduto? Secondo Tapiro a Mariano Apicella
Tre anni dopo nuova disavventura musicale e nuovo Tapiro per lo “chansonnier” che aveva in programma un concerto al Teatro Arcimboldi di Milano, ma al botteghino pare che fosse stato venduto un solo biglietto. L’evento è quindi stato annullato. «Questa è una grande bufala, eravamo arrivati a 900 ticket venduti che abbiamo dovuto rimborsare. Quel biglietto era una prova stampa che doveva essere strappato e buttato e invece è rimasto lì», ha spiegato Apicella a Staffelli. «Abbiamo dovuto cancellare la data perché si vociferava che avrebbero fatto delle manifestazioni contro il mio spettacolo», ha quindi concluso.
