Recentemente la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata a Roma, durante gli stati generali della natalità, da un gruppo di studentesse. Simile iniziativa contro la ministra era già avvenuta lo scorso anno quando fu ospite al Salone del Libro di Torino. In quell’occasione l’allora direttore Nicola Lagioia definì pubblicamente le contestazioni come legittime. Peccato che nel 2022, e sempre al Salone di Torino, l’altrettanto legittima protesta di un gruppo di donne contro Lagioia per le parole sessiste da lui scritte su Melissa Panarello non ha trovato lo stesso riconoscimento da parte del direttore. Le pacifiche manifestanti, che in un post su Facebook Lagioia definì “aggressive”, distribuivano volantini con riportate le sue frasi sessiste: «Con Melissa Panarello c’è una sola cosa da fare. La prendi. La metti a novanta appoggiata a un tavolo. Poi prendi Lolita di Nabokov. Strappi le pagine. Gliele infili una per una nel culo. Dopo un po’, per osmosi, qualcosa assimila per forza». Le donne furono identificate dalle forze dell’ordine e allontanate dal Salone. Nel silenzio assordante del suo direttore. Su questa clamorosa repressione, infatti, non si è pronunciato, ma non ha esitato a definire Striscia come “squadrista”. Non sarà che quando tocca a Lagioia accettare le critiche vede tutto nero? Anche le camicie…
Il servizio completo questa sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20:35).