Negli anni, tra i premiati del club azzurro figurano: Diego Armando Maradona, Aurelio De Laurentiis, Gennaro Gattuso, Maurizio Sarri, Ferdinando Coppola e Lorenzo Insigne.
È ufficiale, con l’1-1 rimediato in trasferta contro l’Udinese, il Napoli ha vinto il campionato di Serie A. La grande festa che i tifosi preparano ormai da tempo finalmente può esplodere e colorare di azzurro il capoluogo campano. Ma la storia del club non è sempre stata rose e fiori. Nel 2004 infatti la squadra si trovava in una situazione totalmente diversa, occupava una delle ultime posizioni della classifica di Serie B. Per capire i motivi di questa crisi profonda della società, il 16 febbraio Valerio Staffelli si era recato a Cento, in provincia di Ferrara, alla ricerca di Diego Armando Maradona. Dopo avergli consegnato il Tapiro d’oro, l’inviato aveva chiesto spiegazioni al campione. Lui aveva risposto che, forse, Corrado Ferlaino, l’allora presidente del Napoli, non era l’uomo migliore per supportare la squadra.
I Tapiri d’Oro ad Aurelio De Laurentiis
Neppure l’attuale presidente, Aurelio De Laurentiis, negli anni è stato esente da critiche. Il tapiroforo di Striscia gli ha infatti consegnato ben due volte il premio del tg satirico. Il primo è del 2011 quando, dopo aver promesso a un ragazzo di regalargli uno scooter nuovo, non ha mantenuto la parola. Tre mesi dopo il numero uno azzurro ha ricontattato Staffelli per farlo assistere alla consegna ufficiale del motorino al giovane. Il secondo trofeo, invece, è arrivato nel 2015 per le sue dichiarazioni sulle condizioni dello stadio San Paolo, testualmente definito “un cesso”.
Gli allenatori del Napoli “premiati”
Quando una squadra va male, si sa, i primi a prendersi la colpa sono gli allenatori. Nel 2020 Valerio Staffelli ha consegnato il Tapiro d’oro all’allenatore Gennaro Gattuso per i risultati negativi ottenuti fino a quel momento, perdendo tre partite su quattro. A volte però, i tecnici vengono criticati anche per cose che non hanno a che fare con la squadra. È il caso di Maurizio Sarri, che nel 2016 ha ricevuto il premio storico di Striscia per l’insulto omofobo rivolto al collega dell’Inter Roberto Mancini.
I calciatori attapirati
Anche i protagonisti del campo sono stati più volte oggetto di contestazione. Nel 2000 Valerio Staffelli ha raggiunto nel capoluogo campano il portiere Ferdinando Coppola e gli ha consegnato la statuetta per aver preso cinque goal dal Bologna. Nel 2016 invece, lo riceve Lorenzo Insigne. Tutta colpa di un goal che ha concesso un vantaggio illusorio al Napoli contro il Milan, vantaggio durato solo 5 minuti.