Paolo Jahier, 58enne commerciante di auto di lusso in provincia di Torino, dovrà scontare sette anni e due mesi di reclusione per i reati di sfruttamento della prostituzione, usura, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta. Vendeva vetture con i chilometri alterati e forniva false informazioni ai clienti, per questo l'11 maggio 2018 Max Laudadio era andato a fargli visita.
Sfruttamento della prostituzione, usura, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta. Sono i reati per i quali il 18 aprile è stato condannato a sette anni e due mesi di reclusione Paolo Jahier, 58enne commerciante di auto di lusso di Pinerolo, in provincia di Torino. Di lui si era occupata anche Striscia la notizia, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di persone che avevano acquistato (o quasi) auto dall’uomo. Peccato che i chilometri delle vetture fossero stati alterati e che le informazioni sul numero dei precedenti proprietari e su eventuali cambi di motore effettuati fossero false. Così, l’11 maggio 2018 Max Laudadio aveva raggiunto il venditore per chiedergli conto di ciò.
Come riporta TorinoToday, l’accusa, sostenuta dalla Procura di Torino, aveva chiesto una pena pari a dieci anni e dieci mesi. Il difensore di Paolo Jahier era l’avvocato Wilmer Perga e la sentenza è stata pronunciata dal tribunale di Torino. Anche il padre di Jahier, 90enne, è stato condannato a un anno e mezzo con la sospensione condizionale.