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Quando Paolo Noise era inviato di Striscia (negli orrori delle città)

Quando Paolo Noise era inviato di Striscia (negli orrori delle città)

Quando Paolo Noise era inviato di Striscia (negli orrori delle città)

Lo speaker radiofonico, insieme ai suoi compagni Marco Mazzoli e Fabio Alisei, è stato tra i volti del tg satirico di Antonio Ricci. Una selezione dei suoi servizi.

Ha dovuto abbandonare la 17esima edizione dell’Isola dei Famosi dopo più di un mese per motivi di salute, ma voleva vincerla. Così ha detto Paolo Noise la sera del 22 maggio 2023 annunciando il suo addio al reality. Tra i concorrenti più amati della trasmissione condotta da Ilary Blasi, forse non tutti sanno che è stato uno degli inviati di Striscia la notizia insieme ai suoi colleghi de Lo Zoo di 105, Marco Mazzoli e Fabio Alisei. Tra le tematiche di cui si sono occupati ci sono gli orrori di grandi città come Milano e Genova.

L’esordio di Paolo Noise a Striscia la notizia tra gli orrori di Milano

Era il 28 novembre 2006 quando i tre dj di radio 105, Paolo Noise, Marco Mazzoli e Fabio Alisei, iniziavano il loro tour. Prima tappa il capoluogo lombardo con riprese di carcasse di Vespe, biciclette e scooter abbandonati, ruderi di palazzi semidistrutti, auto abbandonate da anni, un furgone bruciato e un bagno chimico in pessimo stato.

Paolo Noise, Marco Mazzoli e Fabio Alisei e la Genova orrenda

Il trio di Radio 105 raggiunge Genova il 20 febbraio 2007. Qui gli inviati trovano auto abbandonate e bruciate, cumuli di immondizia che ospitano topi, diversi mobili ammassati, un’auto completamente sventrata e colma di rifiuti, e infine un palazzo bombardato diversi anni prima, che non è stato né abbattuto né ristrutturato.

Da Genova ai “monumenti spontanei” di Torino

Quindi, Paolo Noise, Marco Mazzoli e Fabio Alisei si dirigono a Torino alla ricerca di “monumenti spontanei” che lasciano senza parole (in senso negativo). Ecco, dunque, che sbucano un’auto bruciata, una linea ferroviaria in disuso da 15 anni divenuta una discarica a cielo aperto e un parco cittadino denominato “Tossic Park” per l’abbondanza di siringhe. E per finire, spazzatura per terra e cartelli con parolacce.

 

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