Era il 2003 quando il cantautore, 76 anni il 12 agosto, ha ricevuto il suo unico (per ora) Tapiro d’oro, perché il suo brano “Sarà una canzone” non aveva avuto successo a Sanremo 2003. Invece, nel 1990 Striscia la notizia aveva predetto che lui e Mietta sarebbero arrivati terzi con “Vattene Amore”.
Era l’8 marzo 2003 quando Amedeo Minghi, 76 anni il 12 agosto, riceveva il suo unico (almeno per ora) Tapiro d’oro. Valerio Staffelli gliel’ha consegnato perché il pubblico del 53° Festival di Sanremo non aveva apprezzato il suo brano Sarà una canzone, che infatti aveva ricevuto pochi voti. «Ero attapirato ieri, oggi no», ha spiegato il cantautore all’inviato, il quale gli ha anche detto che moltissimi segnalatori avevano fatto notare alla redazione di Striscia la notizia che il suo pezzo somigliava a Per noi innamorati di Gianni Togni. Un presunto plagio che Minghi ha negato.
Quando nel 1990 Striscia indovinò la 3o posizione di Amedeo Minghi e Mietta
Ma il compositore non è stato in gara alla kermesse canora solo in quell’occasione. Nel corso della sua carriera ha infatti cantato più volte sul palco dell’Ariston, raggiungendo il culmine del successo nel 1990 con il brano Vattene Amore in coppia con Mietta. Canzone con la quale i due si sono classificati terzi. La loro vittoria era stata rivelata in anteprima proprio da Striscia la notizia, che nella puntata del 3 marzo dello stesso anno aveva comunicato i nomi dei tre primi classificati della 40esima edizione del Festival della Canzone Italiana. I primi due erano, in ordine, i Pooh e Toto Cutugno. Tutti e tre azzeccati. Il 1990 è stato un anno d’oro per i pronostici del tg satirico. Già il due marzo, cioè il giorno prima, Ezio Greggio aveva annunciato in studio a Raffaele Pisu che Franco Fasano sarebbe stato il vincitore della categoria delle Nuove Proposte. Poi, però, aveva corretto la sua previsione, facendo il nome di Marco Masini. Fu proprio lui a trionfare.