News

Borseggiatrici a Milano, la circolare della procura: “In carcere anche se incinte”

Borseggiatrici a Milano, la circolare della procura: “In carcere anche se incinte”

Borseggiatrici a Milano, la circolare della procura: “In carcere anche se incinte”

Dopo i servizi di Striscia la notizia sulla piaga dei borseggi a Milano, la procura ha emesso una circolare in cui specifica che le donne incinte pizzicate a rubare, contrariamente a quanto accadeva prima – potranno finire in carcere.

La specifica arriva in seguito alle numerose segnalazioni di furti nelle stazioni e nelle metropolitane che, come documentato da Valerio Staffelli, sono il luogo prediletto dalle borseggiatrici per compiere le loro malefatte, consapevoli che essendo in gravidanza i loro crimini non avranno ripercussioni.

A tutelarle l’art. 146 del Codice penale, in base al quale l’esecuzione di una pena (non pecunaria) è differita “se deve aver luogo nei confronti di donna incinta; se deve aver luogo nei confronti di madre di infante di età inferiore ad anni uno”.

In virtù di quest’articolo, alle forze dell’ordine milanesi era di fatto impedito di portare in carcere le borseggiatrici, pur se colte in flagranza di reato, come lo stesso Staffelli ci aveva spiegato.


Una recente circolare della procura di Milano specifica che le “recenti pronunce del tribunale di Sorveglianza di Milano hanno ritenuto che la disposizione prevista dall’articolo 146 c.p., sebbene obbligatoria, dev’essere intesa nel senso che il magistrato di Sorveglianza deve procedere al giudizio di bilanciamento tra tutela dei diritti del detenuto (e del minore) e la tutela delle esigenze della collettività“. Come specifica il procuratore firmatario della circolare, quindi, “il magistrato di Sorveglianza può adottare il differimento ‘secco’ ex articolo 146c.p. ma può anche disporre la detenzione domiciliare c.d. umanitaria in domicilio idoneo o la detenzione domiciliare speciale (anche in istituto a custodia attenuata)”.

Significa che la decisione è di competenza esclusiva del giudice di Sorveglianza e che dunque le forze dell’ordine devono procedere all’esecuzione degli ordini di carcerazione emessi dalla procura di Milano “per sentenze di condanna definitiva, pur nelle ipotesi di possibile sussistenza di una causa oggettiva di rinvio obbligatorio (articolo 146 c.p.)”.

È una modifica importante per l’operato delle forze di polizia sul territorio, che va a sostituire la precedente circolare e che mira ad attenuare il fenomeno dei borseggi, non consentendo più alle ladre di sfruttare la loro condizione per continuare a delinquere liberamente.
Una vittoria per Striscia la notizia e soprattutto per i cittadini.

Ultime News

tutte le news

Potrebbero interessarti anche...

vedi tutti
Be careful, sciùra: Staffelli e il suo team tra sputi e botte

Be careful, sciùra: Staffelli e il suo team tra sputi e botte

Attenzione borseggiatrici, pickpockets, carteristas: a Milano cambia il modo di chiamarle, a seconda delle lingue dei turisti, ma non cambiano le abitudini di chi cerca di rubare portafogli o telefoni, in metro e in stazione Centrale. «Be careful, sciùra»: Valerio Staffelli e il suo team di interdizione mettono in guardia il maggior numero possibile di passeggeri, destreggiandosi tra sputi, insulti e getti d'acqua sulle telecamere. E uno dei ganci viene anche picchiato

Il salto del tornello, a Milano la seconda edizione

Il salto del tornello, a Milano la seconda edizione

Valerio Staffelli "presenta" una sfida appassionante alle regole di convivenza civica: il salto del tornello della metropolitana di Milano. C'è chi scavalla la barriera con poca grazia, chi salta come un canguro e poi c'è la rappresentante delle quote rosa che appoggia la borsetta e passa sotto. Molti dei partecipanti si fanno poi convincere dall'inviato a pagare regolarmente il biglietto. Ma qualcuno non ci sente, qualcuno insulta e qualcun altro scappa...

Milano, dopo il Daspo mattutino la borseggiatrice torna in azione

Milano, dopo il Daspo mattutino la borseggiatrice torna in azione

Staffelli torna a occuparsi del problema dei furti sui treni e tra i binari di Milano Centrale. Una ragazza punta un anziano in procinto di salire sul treno con la scusa di aiutarlo. Una borseggiatrice camaleontica, già beccata più volte, rivolge all'inviato frasi volgari davanti ad alcuni bambini. Un'altra per sfuggire a Staffelli si infila addirittura negli uffici della Polfer, che le notifica il Daspo. Lei però torna di nuovo in azione superando i tornelli con gran disinvoltura...

Alla stazione centrale di Milano vietato l'ingresso a Striscia

Alla stazione centrale di Milano vietato l'ingresso a Striscia

Una collaboratrice di Valerio Staffelli, impegnata nella realizzazione di un servizio sui borseggi alla Stazione Centrale di Milano e munita di regolare biglietto, è stata bloccata ai varchi d'ingresso ai binari dal personale di sicurezza delle Ferrovie. Di fatto è stato così impedito al tg satirico di proseguire l'inchiesta sui furti nei treni. Nel frattempo le borseggiatrici passavano tranquillamente e senza titolo di viaggio dai tornelli di uscita lì accanto

Arresto in stazione: Staffelli sventa il furto di una valigia

Arresto in stazione: Staffelli sventa il furto di una valigia

L'inviato di Striscia torna alla stazione di Milano Centrale per mostrarci come sia agevole per i malintenzionati superare le barriere, visto che si passa senza biglietto. Un ladro può fingersi passeggero, prendere bagagli posizionati vicino alle uscite e portarli giù dal treno. Come fa un uomo che segue una turista inglese e, al momento opportuno, le ruba il trolley già sul convoglio: ma Staffelli lo segue e non lo molla, riesce a fermarlo e a quel punto scatta pure l'arresto