È successo ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, vicino al penitenziario: sequestrati il velivolo e la droga. Due persone sono state viste fuggire dalla zona. Anche Luca Abete si era occupato di chi manomette i limiti di volo di questi piccoli aerei per farli volare in zone proibite.
Un drone con un chilo di hashish è andato a sbattere contro un albero ed è precipitato vicino al carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Striscia la notizia si è occupata di questi piccoli velivoli che vengono manomessi per farli volare nelle cosiddette aree no flyer zone, nelle quali non potrebbero sorvolare. In questo servizio del 23 marzo Luca Abete ha spiegato che questa pratica viene utilizzata per esempio per far arrivare oggetti proibiti all’interno delle case circondariali, come telefoni cellulari e droga. Infatti, alcuni detenuti utilizzano gli smartphone per fare chiamate nel mondo esterno, mentre altri per registrare video che documentano la vita nelle celle.
Il tecnico che rimuove le limitazioni di volo dei droni
L’inviato si è recato proprio nella zona in cui il drone è precipitato e ha intervistato un tecnico che dietro compenso rimuove le limitazioni di cui sono dotati questi velivoli, cioè il gps che ne impedisce il volo nelle aree sensibili come aeroporti, luoghi militari e penitenziari. Lui si è così giustificato: «Se ne fanno un uso sbagliato, però, non dipende da me. Io offro come servizio la possibilità di sbloccare, ma non significa che tu lo debba far volare (ndr. in zone proibite)».
Il drone che trasportava un chilo di hashish è stato sequestrato dalle autorità
Probabilmente il carico di droga doveva arrivare a un detenuto del carcere, ma c’è stato un imprevisto e la persona che lo comandava dall’esterno ha perso il controllo. Ora le autorità hanno sequestrato il drone e la sostanza illecita e hanno avviato le indagini per chiarire la vicenda. Nel frattempo due individui sono stati visti mentre tentavano di fuggire dalla zona del ritrovamento.